Lo avranno trovato particolarmente eccitante ma , purtroppo per loro, non si sono resi conto di dare "spettacolo" in quanto l'ascensore condominiale era dotato di una telecamera d'emergenza . E così l'amministratore condominiale non ha potuto fare a meno di notare quelle effusioni bollenti, e ha deciso, conseguentemente, di elevare una multa di 100 euro nei confronti del condomino/genitore del giovane ,coinvolto nella pruriginosa vicenda.
E' quanto accaduto in una tarda serata invernale, intorno alle 23.30, in un lussuoso condominio della città di Foggia . All'interno dell'ascensore ,un giovane sulla ventina di anni ( ivi residente) e la sua ragazza, solo di un anno più giovane, hanno cominciato a scambiarsi effusioni sempre più bollenti all'interno della cabina. Probabilmente fiduciosi della tarda ora , i due giovani hanno pensato che ormai non ci fosse più nessuno che avrebbe avuto bisogno dell'ascensore, in quanto già tutti nei loro appartamenti .
Purtroppo per loro, però, hanno fatto male i calcoli, in quanto hanno ignorato di essere ripresi da una telecamera di sicurezza a circuito chiuso, installata all'interno dell'ampia cabina.
Il filmato, catturato dalla videocamera presente nell'ascensore, dura circa 5 minuti: il tempo per la coppia di consumare il loro amore in due atti e in due piani differenti! Giunto agli occhi dell'amministratore del condominio questi, dopo aver riconosciuto il protagonista maschile del fatto ed averlo individuato nel figlio di un condomino, ha pensato bene di dar seguito ad una rigida interpretazione del regolamento condominiale, elevando una multa salata dell'importo di 100 euro nei confronti del genitore del giovane "macchiatosi del fattaccio".
Ma il condomino multato non ha inteso accettare la contravvenzione privata, e l'ha impugnata dinanzi al giudice di pace di Foggia, il quale, a sorpresa, ha annullato la stessa , affermando la assenza di "lesività" della condotta, posta in essere dai due giovani, nei confronti dell'intero condominio.
Sulla sorprendente vicenda e sulla delicata questione giuridica ad essa connessa, interviene anche il noto legale foggiano, avv. Eugenio Gargiulo il quale, nell'aderire alla tesi esposta nel provvedimento del giudice, commenta il tutto evidenziando come, secondo un principio di diritto, stabilito dalla stessa Corte di Cassazione, non è reato avere rapporti sessuali in ascensore, purché tutto avvenga «tra un piano e l'altro e la cabina sia priva di vetrate» ( in tal senso vedasi Cass. 10060/2001).
Infatti, se da un lato l'ascensore di un edificio può senz'altro definirsi come un "luogo pubblico", dall'altro, una volta serrate le porte, ed escluso che altri possano vedere da fuori quello che succede, non lo è più. E quindi si può addirittura utilizzare come... alcova di fortuna!
Ma, in generale, prima di abbandonarsi alla passione è consigliabile consultare un avvocato, perché non tutti i luoghi sono uguali: ad esempio – conclude l'avv. Eugenio Gargiulo- consumare rapporti sessuali nel proprio box a serranda abbassata è legale, mentre appartarsi nel garage condominiale, teoricamente esposti allo sguardo degli altri, è vietato!!!
avv. Eugenio Gargiulo
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