Valencia, finalmente i match race e la banda Onorato fa subito doppietta
Nessun problema per Luna Rossa contro cinesi e svedesi.
Lo scafo di Capitalia supera i maestri venuti dagli antipodi.
Ora per le semifinali bisognerà tenerne conto. Due sconfitte per "+39"
VALENCIA - Dopo quattro giorni di rinvii e solo uno di regate, la Louis Vuitton spagnola può essere già definita come la coppa delle sorprese. Nessuno, infatti, poteva prevedere che sarebbe trascorsa una settimana senza regate e nessuno, tantomeno, sarebbe stato disposto a scommettere un solo centesimo di euro sul successo di Mascalzone Latino nel primo match race del 'nuovo' programma: quello che lo opponeva a Emirates Team New Zealand, cioè all'equipaggio che nel 2003 deteneva addirittura l'America's Cup, prima di vedersela sfilare dagli svizzeri Alinghi, in casa propria, nella baia di Auckland.
Battere l'equipaggio di una nazione dove la vela è l'equivalente del calcio in Italia rappresenta una soddisfazione immensa per un team che, sempre nel 2003, era uscito al primo turno di regate, per mano dei francesi. I 'mascalzoni', e il loro patron Vincenzo Onorato, ieri sera hanno festeggiato nella loro base, per un successo che vale oro colato, contro un avversario che, c'è da giurarlo, d'ora in avanti difficilmente regalerà punti: a chiunque.
Lo scafo Ita 99 targato Capitalia ha dimostrato che in questa Louis Vuitton Cup valenciana non ci sono match race facili e che, chi vuole ottenere i due punti, deve sudare fino all'ultimo refolo di vento. Ma soprattutto ha confermato la bontà del lavoro svolto da Vasco Vascotto e compagni: lo skipper triestino è stato perfetto oggi, sia nella prima che nella seconda regata: quella vinta sui francesi di Areva Challenge. E dire che in molti disquisivano sull'opportunità di puntare su uno scafo meno agile ma più potente, per via del vento debole, ma i 'mascalzoni' hanno smentito tutti.
Convincente anche la doppia prestazione di Luna Rossa di Francesco De Angelis, che ha veleggiato con grande autorevolezza, mettendo subito in chiaro le cose e liquidando nettamente prima l'equipaggio cinese, poi quello svedese (Victory), più solido dei rivali venuti da oriente, ma assolutamente impotente al cospetto della velocità di Ita 94. Luna Rossa, con il minimo sforzo, ha ottenuto il massimo. Cioè, una splendida doppietta.
E lo ha fatto proprio come si conviene ai grandi equipaggi, quelli che sanno cosa vogliono e sanno come ottenerlo. Quelli costruiti per vincere.
Niente da fare, infine, per +39, partito con l'albero preso in prestito da Alinghi (è un classe 4, mentre nell'attuale competizione se ne usa uno di classe 5), battuto rispettivamente dai francesi di Areva e dagli spagnoli che domani, contro Mascalzone-Capitalia, troveranno pane per i loro denti. Quello fra Desafio Espanol 2007 e il team sponsorizzato Capitalia è il match race più atteso, fra quelli inseriti nel programma, perchè dal suo verdetto dipenderà gran parte delle chance di qualificazione per le semifinali dell'uno o dell'altro equipaggio. Alla fine, comunque, la differenza potrebbe farla la vittoria odierna dello scafo italiano, dal momento che appare difficile ipotizzare un altro clamoroso tracollo dei neozelandesi, magari proprio al cospetto dei padroni di casa. Di routine le altre vittorie di oggi.
Verdetti a parte, la cosa che più conta è il ritorno alle regate, dopo tanti rinvii, polemiche, discussioni perfino sull'opportunità di insistere con il mare valenciano che oggi ha regalato finalmente qualche soffio di vento. Poca roba, per carità (5-8 nodi l'intensità complessiva), ma tanto è bastato per spingere le formula uno del mare. E per regalare alla flotta italiana le prime soddisfazioni.
Origine: Repubblica



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