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I creativi ci salveranno. Kublai, ultima sfida della pubblica amministrazione, punta sui tanti italiani che si muovono nell'ambiente creativo: organizzatori culturali, artisti, blogger, scienziati, designer, imprese dell'hi-tech, videomaker, scrittrici, performer di tutte le aree e di tutte le specializzazioni, stilisti, programmatori di software. Nelle loro competenze e – soprattutto – nelle loro idee ci sono forse le chiavi per ri-creare, in Italia, un ambiente amico del nuovo e del rischio.
A lanciare la sfida è il Laboratorio per le politiche di sviluppo del Ministero dello Sviluppo Economico, attraverso la società in-house Studiare Sviluppo. Con un gesto fortemente innovativo – e probabilmente senza precedenti per un ministero economico italiano – la dirigenza del laboratorio ha costituito una task force reclutata dalle creative industries: il project leader Alberto Cottica è un economista e un musicista attivo a livello internazionale (prima nei Modena City Ramblers, oggi nei Fiamma Fumana), il responsabile del social network Giuseppe Granieri è un esperto di innovazione e un blogger di rango, autore di vari saggi sulla generazione digitale.
Kublai ha affrontato questa sfida costruendo e animando un ambiente multicanale e peer-to-peer in cui i creativi italiani possono trasformare le loro idee in progetti con solide ricadute di sviluppo economico e territoriale, con l'assistenza degli uomini e delle donne delle istituzioni, interessate a valorizzare queste idee progetto. L'ambiente è multicanale, perché si avvale di strumenti web (weblog, social tools), attività su Second Life e incontri "faccia a faccia"; è peer-to-peer, perché punta fortemente su un'etica di condivisione della conoscenza per aiutare i creativi ad aiutarsi l'un l'altro nell'attività di progettazione.
I Kublaiani sono consapevoli che lo sforzo progettuale richiede che si racconti una nuova storia sullo sviluppo in Italia. Questa: i creativi italiani hanno il potenziale per fare la differenza, che lo Stato lo riconosce e si muove per incontrarli – e, se possibile, per convincerli a fare progetti che possano aiutare i diversi territori a costruirsi un destino diverso dalla marginalità e l'assistenzialismo. Raccontare questa storia ha richiesto e continuerà a richiedere molti sforzi, prevedendo la realizzazione di cose sorprendenti: un social network su cui oltre 200 creativi italiani stanno condividendo e discutendo decine di progetti; un ciclo di conferenze "Dalla creatività allo sviluppo" in Second Life, in cui esperienze creative di successo vengono presentate dai diretti interessati (e discusse da rappresentanti del Ministero); un reportage a puntate su sviluppo e creatività realizzato in giro per l'Italia alla ricerca della creatività sommersa; gli Awards dello sviluppo locale, una cerimonia stile Oscar per i migliori progetti creativi di sviluppo locale.
Come Marco Polo nelle Città Invisibili di Calvino, i creativi italiani raccontano alle istituzioni dei loro mondi apparentemente così lontani, in un ambiente paritario in cui ricostruire il reciproco interesse fra chi vuole fare cose nuove e chi dovrebbe incoraggiarlo e supportarlo.
Interverranno:
Alberto Cottica, Project leader
Giuseppe Granieri, Responsabile del Social network
Tutti i materiali della Conferenza Stampa sono disponibili all'indirizzohttp://www.progettokublai.net/cartellastampa
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