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giovedì 2 luglio 2009
Vacanze Isole Eolie
Per la loro origine vulcanica e le singolari caratteristiche che ciò comporta - basti pensare che Stromboli e Vulcano sono due vulcani attivi e che sono presenti vari fenomeni di vulcanismo secondario - nel 2000 l'Unesco le ha dichiarate patrimonio dell'Umanità. Oggi sono ai primi posti tra le mete turistiche siciliane per la loro bellezza selvaggia e la loro natura unica, caratterizzate da aspre montagne, coni fumanti, un magnifico mare blu intenso, una vegetazione rigogliosa (il suolo vulcanico è particolarmente fertile) e una ricca fauna marina.
Anche se accomunate dall'origine vulcanica – per la precisione sono state create da successive eruzioni vulcaniche - queste isole plasmate dalla forza del fuoco mostrano una straordinaria varietà paesaggistica che spazia dal bianco della pietra pomice, al verde delle coltivazioni di vite e macchia mediterranea, al nero dell'ossidiana, che veniva estratta e utilizzata per costruire utensili sin dalla preistoria.
L'unico modo per arrivare alle Isole Eolie è via mare (o in elicottero). Il porto di partenza principale è quello di Milazzo, ma esistono collegamenti con minor frequenza e regolarità da Messina, Palermo e Napoli. Una volta sulle isole il modo migliore per spostarsi è usare uno scooter.
Lipari è la più grande e popolosa delle isole e dal punto di vista amministrativo estende il suo territorio a tutte le altre, eccetto Salina. Arrivando ciò che colpisce è la città alta, chiamata il Castello, con le sue pareti a strapiombo sul mare e le mura che la circondano proteggendo tesori, tra i quali numerose chiese e il Museo Archeologico. Un dedalo di case dipinte con colori pastello che d'estate si riempie di turisti che concentrano la loro vita tra le numerose spiagge (esempi emblematici sono Spiaggia Bianca, Porticello, le cave bianche di pomice di Campobianco) e la parte bassa della città, la Marina Corta in particolare. La scelta di alberghi Lipari è molto ampia, ma occhio ai prezzi e al periodo della vacanza.
Vulcano, poco a sud di Lipari, appare come un imponente cono. Un'isola calda, che accoglie i suoi visitatori con l'odore di zolfo, a cui si fa l'abitudine in fretta però. Anche perché si tratta di una delle tante proprietà benefiche dell'isola, che è un vero e proprio stabilimento termale a cielo aperto. Vicino al Porto Levante, dove attraccano gli aliscafi, si trovano i bagni di fanghi, dove ci si può ricoprire dei benefici fanghi e risciacquare nell'acqua calda. Singolari le spiagge nere, prese letteralmente d'assalto.
Protetta da una riserva naturale, Salina è formata da due coni spenti, il monte Fossa delle Felci e il monte dei Porri. Il nome deriva dalla presenza di una salina ormai chiusa presente presso il borgo di Lingua, lungo la costa meridionale. Divisa in tre comuni (Santa Maria Salina, Malfa e Leni), è un isola molto verde dove, accanto alla vegetazione spontanea, abbondano la vite (magnifica la Malvasia di Salina), l'ulivo e il cappero. I muretti a secco nelle campagne ricordano quanto venisse praticata l'agricoltura in questo fertile terreno vulcanico. Non c'è un turismo di massa e gli hotel Salina sono ancora pochi e di lusso.
Panarea è l'isola più antica e piccola dell'arcipelago. Esclusiva e costosa, se desiderate un ambiente trendy lo trovate qui. Meta vip a partire dagli anni '80, oggi è usanza abituale tra i giovani quella di imbarcarsi la sera dalle altre isole per trascorrere la notte nei locali di Panarea. Tre le frazioni (San Pietro, Ditella e Drauto) collegate tra loro da una rete di stradine incorniciate dalla macchia mediterranea. Tante le calette anche qui, tra cui spiccano Cala dei Zimmari, Cala Junco e Spiaggia della Calcara con le fumarole.
Stromboli, tutelata da una riserva naturale, è la più affascinante delle isole Eolie. È per eccellenza "il vulcano", avendo crateri ancora attivi che attraggono vulcanologi e turisti. Un'isola dalla straordinaria bellezza naturale che deve convivere con la minacciosa presenza del vulcano, che emette di continuo cenere e lapilli. Le colate laviche avvengono soprattutto lungo quella che viene chiamata la Sciara del Fuoco. Si possono fare escursioni sul vulcano accompagnati dalle guide esperte per vederla. Anche qui ci sono spiaggette nere, cineree.
Alicudi e Filicudi sono le estreme propaggini dell'arcipelago, semideserte e quasi inaccessibili. A Filicudi ci sono poche case, quelle di una volta, e gli aliscafi attraccano a Filicudi Porto collegata ad altre due frazioni. È la più selvaggia e graziosa delle isole, con le sue acque cristalline e le grotte profonde, ma è davvero per pochi. Per esplorare insenature e calette qui è meglio usare la barca. Alicudi è addirittura priva di strade. Ci sono solo mulattiere e il mezzo di locomozione è l'asino. È l'isola più sperduta del Mediterraneo, con un solo albergo e due ristoranti. È interessante ma impegnativa l'escursione sulla vetta centrale del Filo dell'Arpa da cui si ammira un bellissimo panorama.
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