Cerca nel blog

venerdì 15 gennaio 2010

I social network spiegati dagli opinionisti



E' importante che i media parlino di se stessi e soprattutto che gli old media, quali televisione e carta stampata non sottovalutino il valore e le potenzialità dei new media, su tutti Internet e la sua manifestazione più innovativa e dirompente, i social network. Ma nel fare questo è opportuno basarsi su fatti concreti e dati reali, non su divagazioni personali più o meno fantasiose. Come negli esempi che ci riporta Vincenzo Cosenza. (Da FERPI - Newsletter 14 gennaio 2010)  

I social network spiegati dagli opinionisti

E' importante che i media parlino di se stessi e soprattutto che gli old media, quali televisione e carta stampata non sottovalutino il valore e le potenzialità dei new media, su tutti Internet e la sua manifestazione più innovativa e dirompente, i social network. Ma nel fare questo è opportuno basarsi su fatti concreti e dati reali, non su divagazioni personali più o meno fantasiose. Come negli esempi che ci riporta Vincenzo Cosenza.

5892

di Vincenzo Cosenza

Quest'anno la visita del fantasma del Natale futuro ha paventato a noi "poveri" utenti di Internet i filtri alla rete, l'anonimato protetto, ma anche il rischio di un giornalismo/opinionismo superficiale e radical-chic sul tema delle nuove tecnologie.

Quest'ultimo mi sembra particolarmente degno d'attenzione perchè, come sostiene Giovanni Boccia Artieri, "divulgare le tecnologie nuove, delinearne possibili profili e sviluppi, immaginare i mondi che schiuderanno e chiuderanno è una responsabilità sociale. I giornalisti, come gli scrittori, i registi, gli artisti, ecc. sviluppano narrazioni che, da una parte rappresentano, dall'altra costruiscono il senso comune delle tecnologie".

E' accaduto che Maria Laura Rodotà, per arrivare a dimostrare la sua tesi precostituita, "L'immagine del vero amico, un'anima affine rara da trovare e molto amata, è completamente scomparsa dalla nostra cultura" a causa dei social network, abbia "costruito" un fatto basato unicamente sulle sue sensazioni: "Quest'anno si sono fatti meno auguri a voce e per telefono e anche per e-mail; e tantissimi via social network, magari urbi et orbi. Ci sono stati meno incontri anche brevi per salutarsi".

Il giorno dopo Roberto Cotroneo, in controtendenza rispetto ai dati ufficiali, non si lascia scappare l'occasione di calare il carico da undici: "Quello che nessuno dice è che gli adulti (per i ragazzini è un'altra cosa, ed è vero) stanno staccando la spina. (…) Ma soprattutto c'è una cosa nuova e importante. È un titolo di merito, di stile e di eleganza non esserci su Facebook. E quando incontriamo qualcuno, sempre più raro, che dice: non sto su Facebook lo guardiamo con ammirazione. Uno che non ci è caduto, uno che non ha bisogno di taggare, di cliccare il "mi piace", di scrivere la nota, di mettere lo status quotidiano. Uno che se vuole parlare con qualcuno lo invita a colazione o per un aperitivo."

E' evidente in entrambi i casi il pericoloso tentativo, anche perchè si rivolge a "migranti" digitali, spesso genitori, che cercano di interpretare i cambiamenti mediali facendosi guidare dal fido quotidiano, di costruire una narrazione del nuovo basata su affermazioni apodittiche, non su studi.

E' sicuramente necessario chiedere ai media di massa una maggiore responsabilità sociale di divulgazione, ma al tempo stesso deve crescere l'attitudine di tutti coloro che hanno una voce in rete, al fact-checking, a confutare con dati di fatto rappresentazioni fantasiose dei mutamenti in atto, siano esse veicolate dai media generalisti che dai personal media. Ad esempio, sarebbe bello arrivare ad avere un wiki che esponga dati, ricerche, analisi fattuali sulle nuove tecnologie e sul loro impatto sociale, in grado di divenire fonte e fare da contraltare alle inesattezze del politico o dell'opinionista di turno.

Tratto dal blog di Vincenzo Cosenza

 

Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *