COMUNICATO STAMPA
UNA FINESTRA SUL MONDO
LE ELEZIONI IN RUSSIA E L'INDIA PROTAGONISTA DEL "SECOLO ASIATICO"
La finestra sul mondo di Moderatamente.com si affaccia su Russia e India. L'articolo di Pietro Fiocchi, pubblicato oggi sulla rivista online curata da Francesco Sanseverino, ci informa che 'forse bisognerebbe cominciare ad abituarsi all'era Medvedev". "Il giovane Dmitrij Medvedev, attuale primo vice premier, è un candidato privilegiato, è il successore prescelto del presidente Putin, che – spiega Fiocchi - lo ha preso in simpatia fin da quando nei lontani primi anni '90 lavoravano entrambi alle dipendenze del sindaco di San Pietroburgo Anatolij Sobchak.
"Il 2 febbraio inizia la campagna elettorale su giornali, radio e tv, e come nelle scorse elezioni per la Duma, i candidati avranno a loro disposizione spazi gratuiti sui media fino al 29 febbraio. Medvedev non parteciperà ai dibattiti elettorali con gli altri potenziali presidenti, -prosegue su Moderatamente.com - sa di non averne alcun bisogno, così come Russia Unita, il partito che appoggia la sua candidatura, non partecipò ai dibattiti con gli altri partiti per le elezioni politiche dello scorso dicembre. In alternativa però Medvedev ha aperto un sito internet tutto su di lui, in russo e in inglese con tanto di album fotografici: www.medvedev2008.ru".
Pierluca Dionisi, invece, analizza il 'secolo asiatico' con l'India candidata al ruolo di protagonista. "Il protagonismo politico indiano è evidente. Anche dalle performance della sua economia: il PIL e' cresciuto dell'8% negli ultimi tre anni – spiega - ed e' aumentata la capacità di attrarre gli investimenti stranieri. Il sorpasso sull'economia UE non e' più un "miraggio", tanto che i dati della World Bank fissano il 2015 come data possibile".
"La "nuova India" rompe con la sua tradizione di moralpolitik, basata sul non allineamento durante la Guerra Fredda, e sostituisce al soft power, una realpolitik "muscolare", incentrata sulla partnership con gli USA, sulla coesistenza con la Cina e sulla costruzione di nuovi rapporti con i Paesi dell'area. Ma l'alto tasso di miseria resta un ostacolo insormontabile: 300 milioni di cittadini indigenti e altri 300 appena al di sopra della soglia di povertà. Esistono due Indie: quella ricca dell'economia globalizzata – chiude Dionisi su Moderatamente.com - e quella rurale e arretrata. Solo coniugando la crescita economica alla giustizia sociale, il Paese potrà assumere una funzione geo-politica importante".
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