ENEA
Ente per le Nuove tecnologie, l'Energia e l'Ambiente
NOTA INFORMATIVA PER LA STAMPA
“IL RAPPORTO SULL’EFFICIENZA ENERGETICA NEI PAESI EUROPEI.
LA SITUAZIONE DELL’ITALIA”
Roma, 25 febbraio 2008. ADEME[1] ed ENEA hanno presentato oggi i risultati di un rapporto riguardante le diverse situazioni ed i trend relativi all’efficienza energetica nei Paesi dell’Unione Europea a 15.
Il rapporto analizza le misure adottate e i risultati conseguiti dai singoli Paesi europei a seguito delle Direttive dell’Unione Europea in campo energetico ed ambientale per il raggiungimento degli obbiettivi del Protocollo di Kyoto.
L’Unione Europea ha varato nel 1993 il Progetto “ODYSSEE”, coordinato da ADEME, nell’ambito del quale l’ENEA partecipa per l’analisi dell’andamento della situazione italiana relativa all’efficienza energetica.
Per ognuno dei 15 Paesi Membri sono stati presi in esame i dati relativi al periodo che va dal 1990 al 2005, riguardanti una serie di indicatori, quali: intensità energetica[2] , efficienza energetica[3] ed emissione di CO2, relativamente al sistema energetico nazionale ed in particolare rispetto al consumo finale delle diverse fonti di energia, nei diversi settori di impiego: Trasporti, Civile ed in particolare nel settore Industria. Il fine è l’individuazione delle politiche e delle misure per migliorare l’efficienza.
Tutti i dati dei Bilanci Energetici Nazionali, le grandezze economiche, demografiche, fisiche e strutturali confluiscono in un apposito Data Base del Progetto “ODYSSEE”, che effettua le elaborazioni, basate su metodologie statistiche e di calcolo uniche applicate alla realtà di ciascun Paese per permettere un’analisi comparata a livello europeo degli indicatori di efficienza energetica.
I confronti effettuati negli ultimi anni hanno permesso alla UE di promuovere politiche finalizzate a migliorare il processo di omogeneizzazione tra i Paesi Membri.
I risultati più rilevanti sono:
-L’Europa dei 15 ha la più bassa Intensità Energetica rispetto ad altre aree geopolitiche, cioè la minore quantità di energia per unità di ricchezza prodotta, e la tendenza è verso ulteriori diminuzioni.
-L’Italia ha un’Intensità Energetica totale tra le più basse in Europa, ma, diversamente dal resto dei Paesi UE, dal 1990 ad oggi, a livello generale, non ha fatto registrare grandi miglioramenti.
In Italia le principali tendenze sono:
Nel settore Industriale l’Intensità Energetica è aumentata complessivamente di circa lo 0,3% medio annuo dal 1990, con un picco negli ultimi quattro anni, anche per effetto dei cambiamenti strutturali intervenuti; è diminuita pertanto l’Efficienza Energetica, con una tendenza alla stabilizzazione negli ultimi anni, mentre in molti Paesi UE si assiste ad evidenti e spiccati miglioramenti.
Nel settore residenziale l’Efficienza Energetica è leggermente migliorata dal 1990 ad oggi, con un tasso medio annuo dello 0,7%, al di sotto del miglioramento avutosi per la UE-15.
Nel settore dei Trasporti l’Efficienza Energetica è migliorata solo dello 0,3% medio annuo, tenuto conto che i consumi energetici dal 1990 ad oggi sono aumentati in tutti i Paesi UE, pur con un miglioramento globale dell’efficienza energetica pari allo 0,7% medio annuo,
Note:
[1] ADEME – Agence de l’environnement et de la maitrise de l’energie
[2] L’intensità energetica: è la misura della quantità di energia primaria/finale consumata per la produzione di un’unità di ricchezza(PIL, VA).
[3] L’Efficienza energetica: è la misura della quantità di energia impiegata per unità di prodotto o di servizio.
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Dott.ssa Elisabetta Pasta
Responsabile Ufficio Stampa e Rapporti con i Media
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