"Le schede non vanno strappate"
Fiorello chiarisce il senso scherzoso della proocazione di ieri |
Così Fiorello, sorpreso lui stesso per l'eco avuto sui media dal suo invito a non andare a votare, ha fatto dietrofront nel corso della puntata di oggi del programma 'Viva Radio2', chiarendo il senso scherzoso della provocazione di ieri. La trasmissione è iniziata con Marco Baldini che annunciava: «Manca Fiorello, non sappiamo dov'è». A quel punto Fiorello è entrato con un megafono nello studio urlando slogan scherzosi del tipo: 'l'utero è mio e me lo gestisco io, Baldini carogna torna nella fogna. Il siparietto si è chiuso con Fiorello che ha raggiunto la sua postazione e ha dato il via al chiarimento sulla provocazione astensionista di ieri. Poi, dopo il chiarimento, al microfono ha fatto irruzione l'inconfondibile imitazione di Berlusconi, che si finge «omino delle bibite»: Porto acqua di Arcore. Gliene lascio un Buttiglione? L'importante è il voto a rendere. Ho anche spuma bianca e spuma rossa, anzi spuma rossa no... Prendete l'acqua della libertà, un'acqua che disseta la maggioranza degli italiani«, ha detto Fiorello-Berlusconi, mentre Baldini è intervenuto ad ogni frase per sottolineare che non si può parlare di elezioni, voto e candidati in questo periodo. Ma le battute sul putiferio scatenato delle affermazioni di ieri hanno punteggiato tutta la puntata di oggi: »Ora capisco perchè ieri il direttore generale Cappon se n'è andato dallo studio...«, ha detto Fiorello.
La parola d'ordine della puntata di oggi è stata «smorzare i toni», ripetuta da Fiorello ogni volta che il discorso tornava sull'astensione: «Anche perchè c'è qui Valzania che ci controlla. Si va a votare, direttore. Così va bene?». I tormetoni elettorali hanno continuato a tenere banco per tutta la trasmissione. La voce del finto Berlusconi è intervenuta più volte, fingendosi di volta in volta persone diverse: prima un signore «marsicano» che ha però «il tipico accento di Arcore e tre pesci ammalati dai nomi troppo lunghi ma le cui iniziali sono Udc», poi «il mago Lele».
Inevitabile anche una battuta sulla corsa per il sindaco di Roma: «Rutelli si candida citando Papa Wojtyla e il suo damose da fà, Storace si candida citando il Monnezza che disse: ma vattela a piglià nel cu...», ha detto Fiorello. Poi Fiorello legge «una notizia»: «A Milano un uomo ha visto il maestro Cremonesi e ha stracciato la scheda elettorale: lo ha scambiato per un sacco di rifiuti». Nello show non è mancata l'imitazione di Gianni Minà per parlare di Cuba e delle dimissioni di Fidel Castro: «In lizza per la successione ci sono il fratello Raul, che fa l'attore, e Francesco Guccini». Infine l'imitazione di Mike che sgrida lo stesso Fiorello per l'uscita di ieri. «Fiorello, non si possono dire queste cose. Ma cosa fai? Sciacquati la bocca prima di parlare. Non si strappano le schede».
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