Il meeting, promosso dal presidente dell'Associazione Stampa di Caserta, Michele De Simone ha visto la partecipazione del sindaco della cittadina della valle del Volturno, punto di riferimento per escursioni naturalistiche, Stefano Giaquinto e della giunta, della neo presidente e del vice presidente dell'Arga Geppina Landolfo e Luciano Pignataro, del presidente di Agrisviluppo, Giuseppe Falco e del presidente dell'Ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli.
Ad aprire i lavori su Enogastronomia e comunicazione, la relazione su i prossimi programmi e l'attività svolta in questi primi mesi di presidenza di Geppina Landolfo, figliola del fondatore del sodalizio Franco, vicedirettore del giornale Il Roma, prematuramente scomparso nel 2006. Luciano Pignataro, leggendo il raffinato menù della struttura ospitante ha fatto un raffronto con i pranzi serviti nei ristoranti popolari con piatti che poco hanno a che vedere con le nostre eccellenze territoriali. Compito del giornalista, ha affermato, informare in modo corretto sulla bontà dei prodotti della Campania felix. Dai vini che vantano duemila anni di esperienza, alle carni, alla frutta e alla verdura dei nostri campi.
La scoperta per gli addetti ai lavori del podere, si deve al collega De Simone. Il sito immerso nella natura a pochi chilometri da San Leucio e dall'Abbazia di Monteverna, si estende per oltre quarantamila metri quadri, alle pendici dell'antica colonia romana di Caiazzo. Un'oasi, citata nella guida dei giardini più belli d'Italia, ricca di piante come ulivi, gelsi, canfora, aceri, ciclamini, eucalipti, oleandri e ligustri impiantati negli anni trenta del Novecento e circondati da un alto recinto con rose bianche e aiuole e vasche con pellicani, cicogne, ibis, fenicotteri, aquile, anatre voliere con uccelli e colombi, un paradiso per grandi e piccini.
Non inganni il nome dei fratelli Marziale, niente a che vedere con il poeta umorista spagnolo, vissuto a Roma nel 64 d.C. Si tratta di due giovani fratelli, Rosanna chef di prim'ordine che cura direttamente la cucina e Loreto che gira fra i tavoli, spiegando i succulenti piatti, dalla minestra maritata, rivisitata e arricchita con crostino di pane all'extravergine, alla pettola di farina e acqua con pomodorini e ortaggi, allo stracotto di bufalo al pallagrello nero con purea di patate e friarielli saltati. Gli antipasti, particolari con perline di mozzarella, frittelle al nero di seppia, chenelle di ricotta, crostatine pomodoro e ricotta, sfogliatella riccia alle verdure, tranci di quiches alle verdure.
mario carillo - napoli-news.net
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