6 maggio 2015 una
video lezione sulla cultura della prevenzione
8 e 9 maggio visite scolastiche al Centro Ricerche
Sismologiche dell’Istituto Nazionale di Oceanografia
e di Geofisica Sperimentale e laboratori e
conferenze in collaborazione con l’Istituto Bearzi di Udine
Il 6 maggio 1976 in Friuli la terra trema.
Il 6
maggio 2015 l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica
Sperimentale dà il via a una serie di eventi per ricordare il terremoto del Friuli
e diffondere
strategie di prevenzione e riduzione dei rischi naturali. “Conoscere il rischio
sismico del nostro territorio, superare una cultura fatalista e comprendere
l'importanza di effettuare esercitazioni antisismiche regolari è fondamentale
per affrontare correttamente i terremoti e minimizzarne le eventuali
conseguenze” afferma Maria Cristina Pedicchio, presidente di OGS.
“Ecco perché, la sezione Centro Ricerche
Sismologiche dell’OGS propone una serie di incontri dedicati alla memoria e
mirati alla consapevolezza” aggiunge il sismologo Marco Mucciarelli, direttore della sezione.
Mercoledì
6 maggio a
partire dalle ore 9, sarà online
(raggiungibile dal sito dell’OGS www.inogs.it e
qui versoi40anni.wordpress.com), il video di una lezione che i
ricercatori del CRS hanno tenuto agli studenti e alle studentesse dell’Isis
Malignani di Udine.
“Abbiamo ricordato quello che è successo la sera del 6
maggio 1976. E abbiamo ragionato insieme sulla nostra capacità di misurare i
terremoti, costruire strutture antisismiche adeguate e sulla necessità di
attuare delle scelte per la riduzione del rischio sismico. Solo questo ci
consentirà di non essere impreparati nei confronti di un terremoto futuro”
spiega Laura Peruzza, ricercatrice
del CRS e coordinatrice delle attività didattiche.
“Conoscere le buone pratiche di
sicurezza è infatti essenziale e su questo fronte l’OGS è attivo da anni,
nell’ambito di iniziative finanziate dalla Protezione
Civile Nazionale e dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca”
ribadisce Maria Cristina Pedicchio.
“Per questo invitiamo tutti, in particolare le scuole, a collegarsi per
condividere l’esperienza e il ricordo”.
Venerdì
8 e sabato 9 maggio,
di mattina, i ricercatori del Centro Ricerche Sismologiche, in via Treviso 55 a
Udine, sono pronti ad accogliere le scuole (prenotazione visite all’indirizzo
eduscuole@inogs). “Nel corso delle visite scolastiche, gli studenti visiteranno
la sala sismica, per capire come quotidianamente monitoriamo il territorio e
registriamo i terremoti” spiega Carla
Barnaba, ricercatrice del CRS.
Negli stessi giorni i ricercatori
dell’OGS terranno laboratori didattici e conferenze all’Istituto Bearzi di
Udine, in occasione di “Rescue Day: le
giornate dell’emergenza”: un’iniziativa promossa dalla scuola per
sensibilizzare le giovani generazioni sui temi della sicurezza e della
prevenzione dei rischi legati alle calamità naturali.
Segue il
programma conferenze all'Istituto
Bearzi di Udine (in via Don Bosco, 2) >>>
LA GRANDE FRANA DEL VAJONT
Massimo Giorgi
– 8 maggio ore 9.00
Storia
geologica, cenni di idraulica, e studi recenti di geofisica per conoscere la
più drammatica frana d’Italia
SABBIE, FIUMI E TERREMOTI
Livio Sirovich
- 8 maggio ore 11.40
La
cosiddetta "liquefazione" delle sabbie nel terremoto del Friuli del
1976, e la "migrazione" del corso del Po, dopo l'evento di Ferrara
del 1570
MODELLI DI SVERSAMENTO DI PETROLIO
IN MARE
Donata Melaku Canu
– 8 maggio ore 14.30
Previsione
e simulazione degli sversamenti di petrolio con modelli numerici come supporto
alla mitigazione del rischio ambientale
SISMOGRAFI SUL TETTO DEL MONDO
Franco Pettenati
– 9 maggio ore 10.05
Il sismografo a larga banda alla
Piramide del EvK2CNR (Everest-Nepal): dalla sua installazione agli eventi della
cronaca recente
Per
informazioni e prenotazioni: eduscuole@inogs.it
OGS
L'Istituto
Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale è un’istituzione
scientifica a vocazione internazionale che trae le sue origini dalla Scuola di Astronomia e Navigazione
istituita a Trieste dall’Imperatrice
Maria Teresa d’Austria, nel 1753.
È
un ente pubblico di ricerca che studia, nelle sue sedi a Trieste e Udine, la Terra e le sue risorse, strutturato
in quattro sezioni attivamente impegnate in ricerca di base e applicata:
oceanografia e biologia marina, geofisica e geologia marina, sismologia, geofisica sperimentale e di esplorazione.
Utilizza
le proprie competenze nel campo delle scienze
della Terra, del mare e delle aree polari per contribuire alla risoluzione pratica di problemi ambientali,
economici e sociali. Con la propria nave di ricerca OGS Explora
partecipa da decenni a spedizioni in Antartide e a progetti oceanografici nel
Mar Mediterraneo, per salvaguardare e valorizzare le risorse naturali e l’ambiente
e per valutare e prevenire i rischi geologici, ambientali e climatici.
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