Giappone, 9 morti e 10mila sfollati Il governo chiude la centrale nucleare
Nell'impianto si sarebbero rovesciati 100 fusti di scorie: aperta una inchiesta
Centrale nucleare Il governo giapponese ha ordinato lo stop di tutte le attività della centrale nucleare di Kashiwazaki-Kariva. La Tepco, che gestisce la centrale più grande del mondo, è accusata di non aver reagito prontamente all'incendio e alla fuga radioattiva di ieri. Subito dopo il sisma, quattro dei sette reattori erano stati automaticamente chiusi. Per il ministero del Commercio nipponico, la compagnia non ha preso le misure adeguate e deve interrompere le attività fino a quando non sarà in grado di dimostrare la sicurezza dei suoi impianti.
Il presidente della Tepco, Tsuneisha Katsumata ha ammesso "una certa inefficienza nelle misure di estinzione" dell'incendio. Molto critico il ministro dell'Economia Akira Amari, per il quale "l'impianto non deve essere fatto ripartire fino a che non sarà garantita la sua sicurezza". Il ministro si è detto preoccupato dell'eventualità che l'incidente e la lentezza nel farvi fronte "possano spingere la popolazione a non avere più fiducia nell'energia nucleare". Il portavoce del governo Yasuhisa Shiozaki ha detto che occorre spiegare come mai gli standard di resistenza della centrale non abbiano retto al terremoto.
Secondo l'agenzia di stampa nipponica "Kyodo", nella centrale atomica, a causa delle onde sismiche, si sono rovesciati un centinaio di fusti contenenti scorie nucleari a basso livello di radioattività. Controlli sono in corso per accertare eventuali dispersioni di materiale fissile, e le relative conseguenze per la salute della popolazione e per l'ambiente. La perdita di acqua radioattiva che si era riversata in mare, è stata più grande di quanto reso noto in precedenza: 1200 litri e non un litro e mezzo. La fuga era stata definita "molto al di sotto dei livelli che possono avere impatto sull'ambiente". La Tepco ha ammesso una ulteriore perdita di iodio, cobalto e cromo dal reattore numero 7 dell'impianto, ma sostiene che tale fuga è al di sotto del limite massimo consentito, secondo quanto riferito dalla Jiji Press. A suscitare nuova inquietudine, è il fatto che sull'area interessata dal sisma sono previsti due giorni ininterrotti di pioggia che potrebbero causare pericolosi smottamenti di terra e fango.
Vittime e danni Nove persone uccise e 979 ferite. Le vittime sono sei donne e tre uomini tutti settantenni e ottantenni, deceduti a causa delle ferite riportate, ha precisato un portavoce della polizia aggiungendo che una persona risulta dispersa. Il sisma, uno dei più violenti registrati in Giappone negli ultimi anni, ha provocato il crollo di numerose case tradizionali giapponesi. Circa 340 edifici sono stati completamente distrutti e altri 500 danneggiati nelle province di Niigata e Nagano, secondo quanto reso noto dalle autorità locali. Quasi diecimila persone hanno passato la notte in edifici pubblici trasformati in ricoveri di fortuna nella regione, colpita anche da un centinaio di repliche, di cui alcune di forte intensità.
Origine: Repubblica
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