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mercoledì 18 luglio 2007
Spesa pubblica: per razionalizzarla arriva un nuovo sistema ICT
Spesa pubblica: per razionalizzarla arriva un nuovo sistema ICT
Dati e monitoraggi reali, pagamenti automatici verso la Banca d’Italia, e inserimento automatizzato nella rete nazionale interbancaria per gli accrediti immediati. Attesi risparmi dalla nuova modalità di gestione della spesa pubblica
Roma, 18 lug. ’07 – La gestione della spesa pubblica diventa più “intelligente” ed efficace. Un sistema tecnologico digitale in grado non solo di gestire e monitorare ma, soprattutto, razionalizzare la spesa pubblica, è stato presentato da Mario Canzio, Ragioniere Generale dello Stato, e da Livio Zoffoli, presidente del CNIPA-Centro Nazionale per l’Informatica nella PA, nel corso di un convegno cui hanno preso parte i vertici di tutte le amministrazioni dello Stato, nonché i responsabili dei rispettivi sistemi informatici.
«Sulla base di una costante collaborazione in atto da anni tra la Ragioneria Generale dello Stato e il CNIPA e dell’impulso trasmesso dal Presidente Zoffoli», ha ricordato Mario Canzio, «è stato definito un modello gestionale digitale in grado di offrire alle Amministrazioni e agli Organi decisionali un quadro conoscitivo caratterizzato da un livello dei dati qualitativamente e qualitativamente migliore. Esso si presenta ancora più caratterizzante e innovativo alla luce della revisione della struttura classificatoria del Bilancio pubblico per missioni e programmi, recentemente avviata, supportando la definizione delle priorità dell’azione politica e amministrativa. Al fine di dare attuazione, in modo semplice ed immediato, a questo servizio informatico integrato per la gestione delle spesa pubblica, abbiamo scelto l’adozione di un sistema informatico in modalità ASP, disponibile via web, che libera le Amministrazioni dall’onere dei tempi della progettazione e dei costi di acquisto e installazione dei programmi e che, attraverso l’utilizzo della firma digitale, consentirà la dematerializzazione degli atti di spesa. La RGS ed il CNIPA hanno concordato che attraverso tale piattaforma ICT siano progressivamente erogate tutte le funzionalità di contabilità finanziaria ed economico-patrimoniale-analitica».
«Per rispondere a questa precisa esigenza», ha spiegato Livio Zoffoli, «il CNIPA ha volentieri messo a disposizione le sue competenze e professionalità. Mediante una serie di approfondimenti congiunti, sono state individuate le soluzioni informatiche più adeguate, in grado di far emergere i vantaggi tecnico-organizzativi e la maggiore affidabilità derivanti da una gestione tecnologica unitaria delle componenti applicative e tecnico-organizzative di erogazione del servizio. In particolare, si è lavorato sulla necessità per le Amministrazioni di disporre di strumenti digitali che permettano di programmare, gestire e verificare l’utilizzo delle risorse assegnate e per la Ragioneria Generale dello Stato di avere informazioni che concorrano alla predisposizione e alla rendicontazione delle risorse pubbliche in modo omogeneo, tempestivo e attendibile, determinando così la necessità di un sistema contabile che tratti le risorse sia da un punto di vista finanziario che economico patrimoniale».
L’adozione di questo strumento dell’ICT nel complesso processo di governo e gestione del bilancio pubblico, permette non solo di dare contezza di quanto spende ogni Amministrazione, ma anche di verificare quanto costa effettivamente realizzare le varie attività. Ciò consente anche una più proficua amministrazione delle risorse umane con conseguenti economie derivanti dalla complessiva e più razionale gestione finanziaria, innescando in tal modo benefici strutturali per il bilancio dello Stato.
Non solo. Sul fronte della liquidazione delle spese, che determina ben 20 milioni di operazioni e 600 mila mandati di pagamento l’anno, il sistema dialoga con la rete telematica della pubblica amministrazione (SPC) e quella interbancaria (RNI) per consentire in modo automatico il trasferimento alla Banca d’Italia delle operazioni di pagamento che vengono poi riversati verso gli istituti bancari depositari dei conti correnti dei creditori. –
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