Google lancia la sfida a Wikipedia:
arriva Knol, la nuova enciclopedia online.
Il nome del progetto nasce dall'abbreviazione di "knowledge" (conoscenza). Gli articoli ospiteranno anche la foto dell'autore
Knol, il nome del progetto, è l'abbreviazione di 'knowledge' (conoscenza) e punta a intaccare il ricco mercato di visitatori di Wikipedia, che secondo le rilevazioni della società di mercato ComScore hanno toccato a ottobre negli Stati Uniti un record di 56,1 milioni di unità, meno della metà di Google (131,6 milioni di unità), il motore di ricerca su internet più usato al mondo. Un risultato che è valso al popolare sito della fondazione Wikimedia di San Francisco, l'ottavo posto nella classifica dei siti più visitati negli Usa.
Knol - che sarà un servizio gratuito - nasce con "l'obiettivo di incoraggiare le persone che conoscono una materia particolare a scrivere un articolo autorevole sul tema", spiega Manber. "Vi sono milioni di persone", ha precisato, "che hanno conoscenze utili e che vorrebbero condividerle, vi sono miliardi di persone che ne potrebbero trarre beneficio".
Il progetto è leggermente diverso da quello di Wikipedia, anche se lo spirito di fondo è abbastanza simile. La famosa enclopedia on line, gestita dalla fondazione Wikimedia, si basa su articoli compilati da volontari e divisi in voci. Una volta messi in rete, gli articoli sono aperti al contributo dei lettori che li possono modificare, aggiungendo, togliendo o correggendo le informazioni. Google, invece, inviterà gli internauti a firmare i propri articoli, che saranno affiancati alla fotografia di ciascun autore. "Crediamo che conoscere che ha scritto quello che si legge aiuterà in maniera significativa gli utenti a fare un migliore uso dei contenuti appresi sulla rete", scrive Manber.
"Vogliamo creare un nostro network per diffondere la conoscenza", aggiunge Manber, in previsione della mobilitazione di 75mila collaboratori attivi che scriveranno le voci enciclopediche in oltre 250 lingue diverse. Google Knol sarà costituita da schede monotematiche, ognuna delle quali avrà una pagina a tema.
Da Wikipedia, sportivamente, è arrivato il "benvenuto", affidato a un'email: "Più contenuti liberi disponibili ci sono, meglio è per il mondo".
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