"State dicendo delle assurdità" scattò. "Un guerriero accetta la sua parte, qualunque possa essere, e la accetta in assoluta umiltà. Accetta in umiltà ciò che egli è, e non ne fa motivo di rimpianto ma di sfida.
"Ciascuno di noi ha bisogno di tempo per capire questo concetto e riuscire a viverlo pienamente. Io, per esempio, odiavo anche solo sentir pronunciare la parola umiltà. Sono un indio, e noi indios siamo sempre stati umili, non abbiamo mai fatto altro che abbassare la testa. Pensavo che l'umiltà non fosse adatta al guerriero. Mi sbagliavo! Adesso so che l'umiltà del guerriero non è l'umiltà del mendicante. Il guerriero non abbassa la testa dinanzi a nessuno, ma nello stesso tempo non permette a nessuno di abbassare la testa dinnanzi a lui. Il mendicante, invece, si butta in ginocchio e si umilia davanti a chiunque giudichi superiore, ma nello stesso tempo pretende che chiunque gli sia inferiore si umilii davanti a lui.
"Per questo vi ho detto prima che non posso sapere quel che sembra bene a un maestro. Io conosco soltanto l'umiltà del guerriero, e questa non mi permetterà mai di schiavizzare qualcuno." (pp. 49-50)
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Alle donne ed agli uomini che hanno sempre e comunque voglia di cambiare il mondo, auguri.
Gigi Spedicato
presidenzaserviziosociale@unile.it
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