Fumo passivo: ulteriori conferme scientifiche confermano che mette a rischio la respirazione dei bambini senza alcuna distinzione economica o sociale
Che il fumo attivo o passivo che sia facesse male, questo è un fatto risaputo, ma i dati che emergono dallo studio condotto dai ricercatori dell'Università di Liverpool e pubblicato sulla rivista Plos One, confermano inequivocabilmente che il fumo passivo è causa di danni all'apparato respiratorio dei più piccoli che in caso di contagio da virus dello stesso apparato, vedono raddoppiarsi ed in alcuni casi più gravi quintuplicare la necessità di interventi di respirazione assistita.
I dati raccolti presso l'ospedale Alder Hey della città inglese, hanno dimostrato statisticamente come i genitori che fumano in casa possano contribuire in maniera decisiva ad aggravare le infezioni respiratorie contratte dai bambini.
I medici di Liverpool hanno preso in esame in particolare i bambini ricoverati per bronchiolite - un infezione dell'apparato respiratorio che può contagiare i neonati ed i bambini al di sotto dei due anni di età - appurando che questi sono soggetti ad un rischio due volte maggiore se non addirittura cinque di più dei bambini figli di non fumatori, di dover essere sottoposti ad ossigenoterapia.
A seguito dell'esame delle cartelle cliniche e dai controlli medici in ospedale, si è potuto tra l'altro stabilire che i figli di genitori fumatori vengono colpiti dalla forme più virulente della patologia e ciò senza alcuna distinzione di natura economica o sociale.
La ricerca ha, peraltro, sottolineato che la maggior parte dei bambini si ammala nella stagione invernale non solo a causa del freddo, ma soprattutto del fattore che non dev'essere sottovalutato della maggiore incidenza della presenza di fumo di sigaretta in casa e quindi rappresenta secondo Giovanni D'Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale "Tutela del Consumatore" di Italia dei Valori e fondatore dello "Sportello dei Diritti" un duro monito ed un richiamo alla responsabilità di tutti i genitori verso i propri figli.
Lecce, 25 luglio 2011
Giovanni D'AGATA
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