Importante presenza di Getty Images al festival del fotogiornalismo Visa Pour L'Image 2011
Milano, 26 luglio 2011 - Getty Images avrà nuovamente una presenza significativa in occasione dell'atteso appuntamento con Visa Pour L'Image, il festival internazionale di fotogiornalismo che si tiene tutti gli anni a Perpignan, in Francia. Per questa edizione Jerome Sessini e Alvaro Ybarra Zavala sono i candidati al prestigioso premio Visa d'Or nelle categorie News e Feature, i cui vincitori saranno annunciati nei giorni 1 e 2 settembre. Alvaro Ybarra Zavala, uno dei tre finalisti nella sezione Feature, è stato scelto per il lavoro eseguito sul conflitto in Colombia, mentre Jerome Sessini, uno dei cinque finalisti nella categoria News, è stato selezionato per un progetto realizzato in Libia.
Per Getty Images il Festival sarà anche l'occasione per annunciare i nominativi a cui saranno assegnate le borse del premio 2011 Grants for Editorial Photography, l'iniziativa nata per far conoscere e supportare i progetti più interessanti presentati nel campo del fotogiornalismo. L'annuncio si terrà nella serata del 1' settembre, mentre i professionisti premiati potranno illustrare le loro creazioni il giorno seguente, venerdì 2 settembre, dalle 15 alle 16. Dal 2005, anno in cui è stato istituito il concorso, Getty Images ha finora assegnato oltre 600.000 dollari in premi in denaro a professionisti di tutto il mondo. Per ulteriori informazioni sul programma dei premi di Getty Images si rimanda all'indirizzo www.gettyimages.com/grants
I reportage dei fotogiornalisti di Getty Images Shaul Schwarz e Alvaro Ybarra Zavala saranno presentati in occasione della manifestazione; tra i partecipanti vi sarà anche un altro giovane professionista di Getty Images, Ed Ou, che presenterà il proprio lavoro dopo aver ricevuto il prestigioso riconoscimento Young Reporter of Perpignan.
I lavori in mostra saranno i seguenti:
Alvaro Ybarra Zavala / Reportage a cura di Getty Images
Dopo oltre quarant'anni di guerra civile, la Colombia è ancora oggi un Paese diviso. Decenni di violenze hanno messo fine a troppe vite. La sequenza degli eventi del conflitto è ora dettata da interessi strategici ed economici, ben lontani dalle motivazioni ideologiche degli inizi. Parlare oggi di gruppi armati di destra o di sinistra risulta fuorviante. Il traffico di droga, il commercio dell'olio di palma, la questione idrica e ora anche le imposizioni per la diminuzione delle emissioni di CO₂ sono tutti elementi che contribuiscono ad alimentare questo scenario di guerra. La violazione sistematica dei diritti umani fa ormai parte della vita quotidiana del Paese che conosce un numero di profughi pari a oltre tre milioni di individui, il più elevato di tutto il mondo. Ufficialmente però la Colombia non è un Paese in guerra.
Shaul Schwarz / Reportage a cura di Getty Images
"Ammettiamolo, gli eroi dei giorni nostri non sono né i politici né gli avvocati, quanto piuttosto i ragazzi che fanno i soldi", ha affermato il promoter di narco-musica Joel Vasquez fuori da una discoteca di Narco-Corrido di Los Angeles. "Il mercato non è mai stato così vasto, penso che questo genere potrà diventare il nuovo hip hop".
Se le statistiche relative ai decessi sono state documentate fino alla nausea, poco invece è stato rivelato in merito alla estesa realtà sociale creata dal traffico di droga e il suo impatto sulla vita di milioni di cittadini latino-americani. Per molti di loro infatti i narcotrafficanti sono il solo modello di fama e successo a cui ispirarsi. Sete di denaro, droga e violenza hanno ormai dato vita a un nuovo tipo di cultura: la narco-cultura.
Ed Ou/ Reportage a cura di Getty Images
Ed Ou verrà premiato con il riconoscimento Young Reporter of Perpignan per il suo progetto sui bambini soldato somali.
I bambini soldato sono una realtà diffusa in tutto il mondo ma, stando ai dati delle Nazioni Unite, il governo somalo è tra quelli che più spiccano per violare in maniera persistente il divieto di impiegare minori in scenari di guerra, risultando per questo in compagnia di famigerati gruppi ribelli come ad esempio la Lord's Resistance Army. In questa terra senza legge dietro ad armi grandi e pesanti si nascondono piccole teste rasate. Bambini che in edifici semidistrutti caricano pallottole due volte più lunghe delle dita delle loro manine. Nei quartieri che danno sul mare presidiano veri e propri checkpoint e guidano camion 4x4, nonostante riescano a malapena a vedere al di là del cofano.
Adrian Murrell, Senior Vice President, Global Editorial di Getty Images, ha commentato: "Sono estremamente orgoglioso che ancora una volta i nostri collaboratori trovino riconoscimento in occasione di Visa Pour L'Image sia con le candidature al premio Visa d'Or, sia con la possibilità di presentare i lavori realizzati. Siamo lieti che i loro progetti siano esposti a Visa Pour L'Image, un evento che abbiamo deciso di sponsorizzare per il quarto anno consecutivo in linea con la nostra volontà di sostenere la community mondiale dedicata al fotogiornalismo".
Oltre a queste mostre, Getty Images sarà presente al festival con i lavori di molti dei suoi fotografi e con sessioni quotidiane di lettura del portfolio presso il proprio stand.
Il programma di Visa Pour L'Image prevede anche un memorial per i due fotogiornalisti di Getty Images Chris Hondros e Tim Hetherington, tragicamente uccisi lo scorso mese di aprile mentre stavano seguendo lo svolgersi degli eventi in Libia. Adrian Murrell ha affermato: "Per il settore è stato un anno difficile che ha visto la perdita di due grandissimi professionisti di grande esperienza come Chris Hondros e Tim Hetherington. Tutti li ricorderemo e non mancheremo di rendere loro omaggio nell'edizione di quest'anno".
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Getty Images
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