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mercoledì 20 luglio 2011

SISSA: Riforma Gelmini.Approvato nuovo Statuto della Sissa

RIFORMA GELMINI: IL NUOVO STATUTO DELLA SISSA 


Approvato il testo della carta costituzionale della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste in attuazione dell'art. 2 della Legge 240/2010.

Semplifcata la struttura organizzativa, studenti e ricercatori entrano in Senato accademico, ribadito il rispetto delle pari opportunità e il ruolo della Sissa per la diffusione della cultura scientifica


Trieste, 20 luglio 2011 - In anticipo sui tempi previsti dalla Riforma Gelmini (L.240/2010) per la modifica statutaria, la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste ha una nuova "carta costituzionale", approvata dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione all'unanimità e dal Consiglio della Scuola con 51 voti favorevoli, due contrari e un astenuto. Lo Statuto sarà trasmesso nei prossimi giorni al Ministero dell'istruzione, università e ricerca che avrà 120 giorni per formulare eventuali osservazioni.

Dato il quadro normativo di riferimento e le indicazioni ricevute dall'International scientific advisory committee e dal Nucleo di valutazione, la Sissa ha elaborato la nuova "magna charta": strumento per riaffermare la missione e gli obiettivi strategici di alta formazione e ricerca scientifica e la funzione culturale della Scuola per la diffusione della cultura scientifica nel territorio. «Entro il 29 luglio, secondo la legge Gelmini, tutte le università italiane devono dotarsi di un nuovo statuto. La Sissa è tra le prime università ad aver chiuso i lavori: il testo del nuovo statuto corona un processo di progettazione ed elaborazione collettiva che ha visto impegnati la Commissione statuto, il Senato accademico, il Consiglio di amministrazione, i settori scientifici, singoli docenti, studenti e colleghi del personale tecnico amministrativo» commenta soddisfatto il direttore Guido Martinelli.

Il nuovo statuto ribadisce l'impegno della Sissa nel promuovere lo sviluppo della cultura, la ricerca scientifica e la formazione di giovani italiani e stranieri, in quanto istituto di ricerca e istruzione superiore a ordinamento speciale dotato di autonomia didattica, scientifica, amministrativa e disciplinare. E indica, nei suoi principi generali, il rispetto delle pari opportunità nell'accesso allo studio e al lavoro e nella progressione di carriera: la Sissa si impegna, a tal fine, a rimuovere ogni discriminazione fondata sull'orientamento sessuale, le disabilità, l'origine etnica. «Come indichiamo nell'articolo 6 del nuovo Statuto – precisa Martinelli – intendiamo promuovere la realizzazione dell'effettiva uguaglianza tra uomini e donne, anche attraverso la valorizzazione degli studi di genere e un ambiente di lavoro improntato al benessere organizzativo».

Organizzazione didattica e scientifica. Tra le novità – in base ai principi di semplificazione, efficienza ed efficacia - il passaggio dagli attuali otto settori di ricerca a tre aree scientifiche, fisica, matematica, e neuroscienze, nell'ambito delle quali organizzare le attività didattiche e formative della Scuola. «Abbiamo semplificato la struttura organizzativa scientifica al fine di favorire ulteriormente lo sviluppo di programmi di dottorato e di linee di ricerca interdisciplinari, pur garantendo ampia autonomia ai diversi gruppi di lavoro» precisa il direttore. Ciascuna area è dotata di autonomia didattica, scientifica e amministrativa per la gestione dei fondi.

Il mandato del direttore. Come indicato nell'articolo 4, la carica di direttore è elettiva. Possono essere eletti professori in servizio presso università o istituti di ricerca di alto prestigio scientifico. Nominato con decreto del Miur, il direttore dura in carica tre anni, al massimo per due mandati.

Il Senato accademico. Organo strategico di coordinamento delle attività didattiche e scientifiche della Scuola, ne entrano a far parte gli studenti di dottorato (un rappresentante degli allievi dei corsi di PhD) e i ricercatori a tempo determinato (un rappresentante del personale di ricerca non permanente). 
         
                                                            
«La Sissa è una realtà molto dinamica: allo staff permanente si affiancano molti giovani scienziati con posizioni temporanee. È importante che siano rappresentati nell'organo che decide e pianifica le strategie di sviluppo scientifico della Scuola» precisa il direttore.

Un rappresentante della Regione in CdA. Nel Consiglio di amministrazione della Scuola ci saranno tre membri esterni di comprovata esperienza nel campo gestionale e di elevata qualificazione scientifica e culturale. «Considerato il particolare ruolo che da anni la Regione Friuli Venezia Giulia gioca nel sostenere  formazione e ricerca, abbiamo deciso di mantenere in Cda un membro indicato dall'amministrazione regionale» commenta Martinelli. Gli altri due membri esterni saranno invece individuati attraverso procedura di selezione.

Trasferimento tecnologico. Lo Statuto ribadisce infine l'impegno della Sissa nel promuovere e organizzare anche la ricerca applicata, favorire la tutela della proprietà intellettuale e la valorizzazione, anche economica, dei risultati innovativi dell'attività di ricerca, per esempio attraverso il sostegno a iniziative imprenditoriali per la costituzione di società spin-off.

«Ora che  abbiamo una nuova "carta costituzionale" – conclude Martinelli, ricordando l'approvazione dello statuto da parte degli organi della Scuola lo scorso 12 luglio - possiamo concentrarci sui progetti futuri riguardanti la ricerca scientifica, la didattica e il trasferimento di conoscenza, nonché sulle nuove strade da intraprendere per potenziare la Sissa come centro di educazione superiore e valorizzare la sua funzione culturale al servizio del territorio del Friuli Venezia Giulia e in generale del sistema Italia».



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