Arrivano segnalazioni da tutta Italia allo "Sportello dei Diritti" per il comportamento a dir poco moralmente censurabile delle banche, che noncuranti della breve pausa estiva approfittano del momento per notificare precetti per debiti non pagati. Sono decine, infatti, i cittadini che denunciano la notifica di atti di precetto nella settimana di "Ferragosto" per crediti che gli istituti di credito vanterebbero in quanto scaduti. E' noto, peraltro, che le eventuali opposizioni agli atti esecutivi non godono del beneficio della sospensione feriale dei termini processuali che decorre dal 1 agosto al 15 settembre e pertanto il cittadino che si trova intimato al pagamento e nell'eventualità ritenga infondata la richiesta, si trova completamente nel pallone perchè costretto a contattare urgentemente il proprio legale che il più delle volte, in questo periodo tenta di godersi un breve periodo di ferie. Per carità, il pretendere il pagamento dei propri crediti è un diritto, rileva Giovanni D'AGATA, presidente dello "Sportello dei Diritti", ma farlo nel momento in cui il cittadino si trova maggiormente indifeso e scoperto, è un comportamento eticamente inaccettabile ed immorale. Auspichiamo, quindi, che l'ABI, l'associazione di categoria delle banche, rivolga una nota persuasiva nei confronti delle proprie associate perchè in futuro siano meno "ciniche".
Lecce, 14 agosto 2014
Giovanni D'AGATA
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Redazione del CorrieredelWeb.it
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