Cerca nel blog

giovedì 9 marzo 2006

CIPSI: 10 MARZO 2006, DIAMO VOCE ALLA PACE!

CIPSI - COORDINAMENTO DI INIZIATIVE PPOPOLARI DI SOLIDARIETA' INTERNAZIONALE:
10 MARZO 2006, DIAMO VOCE ALLA PACE!


Barbera (Cipsi): “24 ore per un´informazione e comunicazione di pace, ma anche di solidarietà internazionale, per il diritto alla vita e alla difesa dei diritti fondamentali di ogni essere umano. Dobbiamo modificare gli stereotipi sull’immagine del sud del mondo impoverito. Necessario un Codice di Comunicazione sui contenuti e un Codice Etico, per condizionare anche le inserzioni pubblicitarie”

Roma, 9 marzo 2006 – Guido Barbera, presidente del CIPSI – coordinamento nazionale di 35 Ong e associazioni di solidarietà internazionale- nell’aderire alla giornata indetta dalla Tavola della Pace per il 10 marzo 2006 “Diamo voce alla pace – 24 ore per un’informazione di pace” ha dichiarato: “Facciamo un appello ai giornalisti e agli operatori dei media: oggi un’informazione di pace passa necessariamente per una comunicazione solidale, internazionale, che favorisca il diritto alla vita e alla difesa dei diritti fondamentali di ogni essere umano, contro la spettacolarizzazione della morte e dei problemi di vita di milioni di esseri umani. Purtroppo l’immagine dei paesi impoveriti di Africa, Asia, America latina trasmessa dai grandi mass media è sensazionalista e negativa. Gli argomenti trattati sono prevalentemente legati alle guerre, ai disastri naturali, alla fame, o agli interessi economici, commerciali e politici dell’Italia. Alla luce della nostra presenza più che trentennale nei paesi del Sud del mondo, possiamo affermare che di la degli stereotipi c’è una società civile, vitale, che costruisce il proprio futuro ogni giorno. Chiediamo che nell’informazione ci sia uno spazio maggiore per favorire la conoscenza dei popoli e dei paesi del Sud; siano presentate le storie, i fatti, le cause economiche e sociali delle realtà locali. L’informazione e la comunicazione sono diventate armi non convenzionali nelle mani di pochi che ogni giorno di più esclude gli esclusi. Le parole dei poveri restano sepolte. Corriamo il rischio di creare due storie parallele: una, che non conta, fatta dalla gente. L’altra, quella che conta, fatta dai detentori dei mezzi di informazione e di comunicazione.
Chiediamo, per costruire la pace, di impegnarci tutti a dare voce a tutti, partendo da chi normalmente non ha voce. Auspichiamo che ci sia un impegno concreto in questa direzione non solo della RAI, ma anche di MEDIASET, delle altre reti televisive e radiofoniche, dei quotidiani e delle riviste, ad assumere iniziative concrete nei loro palinsesti, per dare spazio a testimonianze positive e concrete in difesa dei diritti umani, del diritto alla vita".

Il Cipsi propone di inserire questi aspetti in un Codice Etico, e di valutare “l’eticità” delle imprese profit e non profit anche alla luce dei canali di informazione che esse utilizzano, inserendo questi indicatori nella stesura dei bilanci sociali e nella valutazione di eticità a livello di responsabilità sociale. La responsabilità sociale deve essere valutata anche nei contenuti dei format di comunicazione (invitati, argomenti, ecc.), in modo da “condizionare” gli investimenti pubblicitari.

"Prima della spettacolarizzazione, - ha proseguito Barbera - dobbiamo garantire l'etica e tutti i valori fondamentali quali pace e solidarietà, per costruire insieme una reale e concreta integrazione sociale di cultura, storie e religioni. Infine richiamiamo l’importanza di rispettare un Codice di Comunicazione basato sui seguenti principi: conoscenza e rispetto delle differenze di cultura, costumi e religioni; consapevolezza della interdipendenza strutturale dei problemi; impegno perché ogni mezzo di comunicazione possa servire la causa dell’emancipazione e della dignità delle persone e dei popoli; rispetto per la sofferenza e per i disagi altrui, sopratutto dei più indifesi; evitando che la raccolta di informazioni e di immagini diventi una forma di violenza fisica o psicologica; impegno a non utilizzare a scopo puramente emotivo e strumentale immagini di sofferenza; rispetto per la verità e la dignità umana, pur nella legittima e comprensibile ricerca della notizia; impegno a promuovere una maggiore comprensione dei problemi attraverso l’ascolto e il dialogo con le diversità a partire dagli interlocutori locali, e più in generale, l’educazione alla mondialità come momento formativo personale, familiare e istituzionale”.

Per maggiori informazioni: www.cipsi.it (cliccare sul titolo del presente articolo per la diretta connessione)

Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *