La questione morale sui banchi di scuola ed Università
*) aldo ferrara, professore nell'Università di Siena
Il Comitato Nazionale per la Legalità, la Cittadinanza e lo Sviluppo ha promosso la Giornata "Scuola e Legalità” affinché le scuole diventino luoghi privilegiati di rispetto dei diritti umani, di pratica della democrazia e di solidarietà. Il Comitato ha, inoltre, diffuso un manifesto
Nei nostri Atenei “Comunicazione e Marketing” sono ora il top della conoscenza, il sapere dei saperi, la filosofia di questa vita e anche dell’aldilà. Si tratta il sapere come merce da vendere, cercando di coinvolgere, sulla base del "riconoscimento dei crediti", masse sempre più cospicue di persone e intere categorie professionali, vale a dire persone di tutte le età. Si tratta il titolo di studio come un prodotto da consumare. Presto la laurea sarà portata a casa dal fattorino, telefonando sullo schema del "pronto pizza"! La situazione è seria e il degrado è inarrestabile. La cultura non può scendere per andare incontro alle masse; lo studio è da sempre fatica e selezione.»
In questo campo la realtà ha ormai superato la fantasia. È sufficiente leggere «Lauree facili proposte in convenzione come batterie di pentole», come dicono Gian Antonio Stella
Lauree come pentole in offerta speciale, e la legalità? Cosa dicono i campioni di quest’ultima, sulle “Lauree Facili”? E cosa indica l’Unione su questi problemi che concernono ricerca, innovazione ed anche inventiva universitaria? Prima di votare vorremmo saperlo!
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