Fondi europei 2007-2013: il Tavolo delle Donne

Fondi europei 2007-2013: il Tavolo delle Donne delinea le strategie e i temi chiave delle pari opportunità nella nuova programmazione

Alla Casa Internazionale delle Donne un incontro sulle pari opportunità nella nuova programmazione europea.

Martedì 11 marzo 2008, ore 10 - via della Lungara 19

Roma, 11 marzo 2008. Il Tavolo delle Donne – che riunisce esponenti femminili della politica, delle istituzioni, del sindacato e delle imprese – si è riunito per identificare le strategie per l'affermazione dei temi relativi alle pari opportunità nella nuova programmazione dei fondi europei 2007-2013.

A differenza di quanto avveniva nella programmazione dei fondi europei 2000-2006, nella nuova programmazione 2007-2013 non è prevista la riserva del 10% e l'asse dedicato alle pari opportunità tra uomini e donne. In particolare, nella programmazione 2000-2006 la Misura E1 prevedeva una serie di interventi volti a sostenere l'inserimento delle donne nel mercato del lavoro, con incentivi a favore dello sviluppo dell'imprenditoria femminile.

Per la nuova programmazione, l'Unione Europea ha ritenuto che il tema delle pari opportunità dovesse assumere un carattere trasversale, rientrando in tutte le Misure del Fondo Sociale Europeo. Tale decisione è stata presa con l'intento di evitare di ghettizzare le donne e le politiche che le riguardano. Ciò è sicuramente vero per Paesi in cui non esiste un forte gap femminile sia qualitativo sia quantitativo nel livello occupazionale.

In Italia, tuttavia, l'occupazione femminile presenta ancora forti problematicità. Qualche dato. Solo il 46% delle donne italiane ha un lavoro, contro il 78% degli uomini. Critico è anche il differenziale salariale tra uomini e donne che si attesta al 22% a scapito di queste ultime. Anche il precariato è un'emergenza che riguarda maggiormente le donne. Sono precarie il 18% delle donne lavoratrici contro il 10% degli uomini (fonte Istat).

Il Tavolo delle Donne ha dunque ritenuto fondamentale individuare e suggerire alcune strategie per assicurare una maggiore presenza delle pari opportunità nei nuovi fondi europei: sia nella fase di formulazione dei bandi sia nella fase di assegnazione degli incarichi. Giovanna Indiretto, Coordinatrice Unità Pari Opportunità, Isfol ha dato alcune indicazioni. Ad esempio:

1. la presenza delle donne nei gruppi di lavoro degli enti che formuleranno i nuovi bandi;
2. la presenza delle donne nelle commissioni di valutazione dei progetti presentati a seguito di un bando;
3. l'assegnazione di un punteggio maggiore ai progetti presentati a seguito di un bando che prediligano il segmento femminile.

Francesca Bagni Cipriani, consigliera di Parità della Provincia di Roma, ha poi indicato alcuni temi prioritari individuati dal Tavolo per la nuova programmazione:

1. il lavoro atipico delle donne;

2. l'inserimento lavorativo delle immigrate e lo sviluppo delle loro competenze;

3. il sostegno alle imprese femminili nella fase di criticità che si riscontra, in genere, al terzo anno vita;

4. il rilancio e la valorizzazione dei centri per l'impiego quali luoghi di domanda e offerta di lavoro qualificato.

"Il Tavolo delle donne costituisce un vero è proprio metodo di lavoro" ha dichiarato la consigliera di Parità. "Lo scorso anno grazie al lavoro del Tavolo sono state individuate le tematiche più urgenti in ambito di pari opportunità da l'inserire nei bandi E1. Inoltre, grazie a Giuseppina Rozzo, vicepresidente della Provincia di Roma, e a Gloria Malaspina, assessore alle politiche del lavoro e della qualità della vita, sono stati finanziati 8 progetti per oltre 2 milioni di euro, finalizzati a promuovere le pari opportunità e l'occupazione femminile nella Provincia di Roma. Sono progetti in corso che riguardano – ha continuato la consigliera Cipriani – l'inserimento lavorativo delle donne, il rafforzamento degli Sportelli Donna dei Centri per l'Impiego, la sensibilizzazione sui ruoli maschili e femminili e gli stereotipi di genere nei Centri di Formazione del Polo Pubblico, la sperimentazione di strategie/azioni per la valorizzazione del lavoro femminile, sperimentazione di modelli per la conciliazione tra tempi personali e di lavoro all'interno di contesti aziendali pubblici e privata".

"Il Tavolo delle donne e l'esperienza della Provincia di Roma rappresentano senza dubbio una buona pratica da diffondere su tutto il territorio nazionale" ha concluso Alida Castelli consigliera di Parità della Regione Lazio e referente dei fondi strutturali per la Rete Nazionale delle Consigliere di Parità.

Ufficio stampa Consigliere di Parità della Provincia di Roma

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