Firenze, 9 ottobre 2009. Le donne che consumano cannabis hanno maggiori probabilità di essere arrestate per guida sotto l'influenza di stupefacenti rispetto agli uomini. Secondo i risultati di alcuni studi clinici pubblicati sulla rivista Addiction (1), le donne risultano positive alla cannabis fino a sette giorni dopo aver fumato l'ultima volta.
I ricercatori del National Institutes of Health di Baltimora hanno esaminato la concentrazione ematica di THC in 25 consumatori cronici di cannabis nel corso di un periodo di sette giorni di astinenza. I soggetti sono stati continuamente monitorati.
I ricercatori hanno riportato che il settimo giorno, dopo sei giorni interi di astinenza, sono state riscontrate concentrazioni rilevanti di THC nel sangue di sei soggetti, tutte donne. L'indice di massa corporea è ininfluente.
Fino ad oggi si pensava che un consumatore abituale risultasse positivo alla cannabis per un massimo di 48 ore. In base a questa convinzione ora rivelatasi sbagliata, si pensava che l'individuazione di bassi livelli di THC nel sangue dimostrassero l'uso recente di cannabis. E così, in base al codice della Strada, molte persone (specialmente donne) potrebbero essere state colpite con procedimenti penali, confische dell'auto e ritiro della patente a seguito di un test positivo che faceva erroneamente presupporre il consumo recente e quindi l'intossicazione al volante.
Per questo invitiamo il Governo ad informare con urgenza le forze di polizia, i laboratori di analisi e i tribunali affinché si proceda con cautela alla valutazione degli esami del sangue ai fini di condanne penali, specialmente quando l'imputato è donna.
Qui per saperne di più: droghe.aduc.it (http://droghe.aduc.it)
(1) http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19804462
COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
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