Roma, 15 ottobre 2009. Roma si lancia per ospitare le Olimpiadi del 2020. Tutti d'accordo. Gia' sembra siano stati dimenticati problemi dei Mondiali di nuoto 2009, terminati poche settimane fa e che ha visto porre sotto sequestro ben 11 impianti sportivi, quasi tutti. Dimenticati i Mondiali di calcio del 1990 con analoghi problemi e strascichi giudiziari. Nel frattempo, oltre a Venezia, si candida anche Palermo e fra poco anche qualche altra citta' rivendichera' il diritto di ospitare le gare olimpiche. Insomma, sparpagliati all'assalto dell'evento. Si dimentica, pero', un appuntamento gia' fissato: il Giubileo del 2025. Non se ne ricorda nessuno? Perche' non ci pensiamo fin d'ora, cosi' si ha tempo di programmare investimenti e opere? O vogliamo ripetere l'esperienza negativa del Giubileo del 2000? Sollecitiamo il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, a riflettere. L'appuntamento per il Giubileo 2025 c'e' gia', quello per le Olimpiadi del 2020, no. Non sarebbe il caso di predisporsi all'evento con congruo (si fa per dire, visti i tempi burocratici) anticipo?
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
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