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mercoledì 13 luglio 2011

RED BULL X-FIGHTER ALLO STADIO OLIMPICO DI ROMA

di Debora Belmonte


Una già calda sera d’estate si infuoca tra adrenalina ed emozioni esaltanti che hanno invaso lo Stadio Olimpico di Roma con il Red Bull X-Fighter 2011, in cui è prevalsa la bravura incondizionata di Nate Adams, alias “The Destroyer”, che con la sua Honda CR450F si è aggiudicato il premio battendo Andrè Villa con 4 caschi a 1 assegnati dai cinque giudici internazionali tra cui la leggenda italiana dell’FMX, Alvaro Dal Farra.

A soli dieci mesi di distanza torna a Roma il Red Bull X-Fighter, ma questa volta riuscendo a superare i record dell’anno passato. Con 45.000 spettatori, un tracciato mai così grande con 11 rampe di salto e una linea di 3 salti consecutivi, subito ribattezzati “la grande tripletta”, la tappa italiana che si è tenuta allo Stadio Olimpico di Roma è stata un vero e proprio record.
Paracadutisti che si sono gettati nello Stadio in delirio mentre un aereo sorvolava all’interno tra lo stupore degli spettatori rimasti a bocca aperta con gli occhi fissi al cielo, fuochi d’artificio strabilianti e, per finire, l’esibizione di una ruspa che cammina sulle due ruote anteriori. Allo spettacolo non sono mancati volti noti come il sindaco di Roma Gianni Alemanno, Alessandro Cochi Delegato alle politiche sportive di Roma Capitale, i Velvet e Grido dei Gemelli DiVersi che insieme a Danti, Tormento (dei Sottotono) e i Sud Sound System si sono esibiti live con la canzone “Superblunt” il cui videoclip, in una sola settimana dal suo lancio, ha registrato online oltre 100 mila visualizzazioni.
I 12 bravissimi e pazzi riders si sono battuti l’uno contro l’altro round dopo round ognuno con 90 secondi da poter utilizzare, dove le principali prerogative erano la velocità e la massima attenzione. Solo i due finalisti, Nate Adams e Andrè Villa, hanno potuto usufruire di 120 secondi, quando ormai, però, la stanchezza si faceva sempre più pesante. Ma lo statunitense Nate Adams, conosciuto anche con il soprannome di “The Destroyer”, è riuscito comunque a salire sul gradino più alto del podio grazie ad acrobazie che hanno fatto saltare sulla sedia l’intero Stadio Olimpico lasciandosi così dietro il norvegese Andrè Villa e l’australiano Josh Sheehan.
Lo spagnolo Dany Torres, che aveva trionfato nella tappa romana dello scorso anno, è arrivato quinto per una sfortunata caduta lasciando così la classifica ancora aperta a ogni sorta di sorpresa.
Le prossime tre gare che si terranno a Madrid  il 15 luglio, a Varsavia il 6 agosto e la finale a Sydney il 19 settembre in uno stadio ancora top secret, saranno fondamentali per i dodici riders per potersi aggiudicare il trofeo del Tour che da due anni arriva nelle mani di “The Destroyer”.
Per ora in testa troviamo Nate Adams con 265 punti seguito da Andrè Villa con 225 punti e al terzo posto Dany Torres con 145 punti.
L’unico italiano in gara era Max Bianconcini che, malgrado un’ottima perfomance dove i giudici hanno espresso un voto di 383,50, non è riuscito a raggiungere il podio. «Mi sono divertito moltissimo, impensabile fino a qualche anno fa solo immaginare di portare il Red Bull X-Fighters dentro all’Olimpico di fronte ad una marea di persone», afferma Max Bianconcini in un’intervista del dopo gara. Nel frattempo attendiamo ansiosi le ultime 3 tappe del tour dove tutto può ancora cambiare. E per chi non ha avuto la fortuna di poter assistere a questo spettacolo esilarante avrà la possibilità di poter vedere gli highlight di 52’, anziché 20’ come per le altre tappe, che Mediaset – Italia 1 farà andare in onda il prossimo 3 luglio alle 16 dopo la gara del Moto GP del Mugello.
Ce la faranno quest’anno a togliere il trofeo dalle mani di “The Destroyer”?

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