Visitare Perugia con UmbriaBest.com

Un viaggio nella Middle Italy non poteva che prediligere due località conosciutissime ma spesso date troppo per scontate: Perugia e Assisi. Se il capoluogo umbro è spesso nominato per la cioccolata e l’università, la città della pace sembra dover dire grazie a San Francesco. Se in parte o in gran parte tutta la loro popolarità deriva da ciò, non dobbiamo soffermarci solo ed esclusivamente a quello che le due città umbre sono in apparenza. È pur vero che visitare uno spaccato di una ricca regione italiana come questa, in soli due giorni, può far emergere solo alcuni particolari. E allora dedichiamoci a questo itinerario che si muove sul filo di due poli opposti, la vitalità della “città italiana del jazz” e la spiritualità della città del “poverello”.

Alloggiare al Vega Hotel vuol dire  alloggiare in una struttura che si trova in posizione equidistante da Assisi e Perugia, ma alloggiare qui, vuol dire anche avere cortesia, disponibilità e tanta tanta cultura. Il Signor Marco, che con la madre e il padre gestisce questo grande hotel, propone itinerari e suggerisce “chicche” per tutti quei turisti che amano scoprire itinerari poco “turistici”, nonostante tutto ciò possa sembrare un ossimoro. Accanto alla ospitalità, un’ottima cucina che fa forza su le cose semplici, le cose di casa. E allora se non si può dir di no agli ottimi salumi umbri, non possiamo rinunciare nemmeno al pane sciapo, il pane che si porta dietro storie di guerra e rivoluzioni.

Perugia si gira tutta ad un fiato. La cittadina medioevale è anche attraversata da un bus turistico dotato di una voce guida, che accompagna i turisti su quel terreno scosceso e irregolare che caratterizza il capoluogo e che ne ha influenzato le costruzioni, odierne, romane e medioevali di questa suggestiva località che sorge tra il Colle Landone e il Colle del Sole. Grazie al Perugia city tour, possiamo scoprire piazze, monumenti, senza rinunciare al comfort e alla comodità. Ma Perugia è anche shopping, divertimento, musica, jazz e tanta gioventù.

Un clima insomma diverso da quello che si respira ad Assisi. Qui anche la cosa più pagana ha un aurea mistica, un qualcosa di spirituale. Sarà perché la chiesa del Santo Patrono protegge la città arroccata sul monte Subasio come un gigante, sarà perché San Francesco è presente in ogni dove.
Una città che è un continuo sali-scendi e che in ogni angolo nasconde chiese, statue, ricordi di un uomo che ha sposato la povertà. E allora vien quasi da togliersi le scarpe e fare quel cammino che Francesco faceva fino all’Eremo delle Carceri, nel punto più alto della città.

Spiritualità ma anche buona cucina, come ogni cittadina umbra che si rispetti. Camminare tra i vicoletti di Assisi, alle 12 di una domenica qualunque, fa venir voglia di sedersi e assaggiare la tipica torta al testo o la pasta che le massaie ancora impastano, condita con i frutti della terra umbra: i funghi e il tartufo, che mai come in questo periodo primeggiano.

Ma se questo è l’itinerario più turistico, parlare con le persone del posto, seguire i portali di informazione regionale www.umbriabest.com, che fungono un po’ da tour operator, sono i mezzi per conoscere la parte nascosta, quella non mediatica della regione Umbria. Una regione in cui tutto è storia e dove anche camminare in campagna può portare alla scoperta di posti fascinosamente storici.

    (a cura di JESSICA ZECCHINATO)