Questa è la definizione che si legge aprendo un qualsiasi vocabolario di lingua italiana. Ripetiamo: condizione di chi può agire senza costrizioni di qualsiasi genere.
Adesso che avete riletto, per capire che cosa abbiamo perso venerdi sera a Parigi, provate ad andare ancora al cinema, ad un concerto, ad una partita di calcio, provate ad andare a far la spesa in un centro commerciale un sabato prenatalizio, provate ancora a salire sulla metropolitana oppure a fare un aperitivo con amici, provate ancora a "fare due passi" per godervi il centro storico della vostra città senza pensare di essere bersagli che camminate.
Perche questo erano le 158 vittime di venerdi sera, bersagli che camminavano.
Bersagli per armi fornite dall'Occidente che hanno operato per mano musulmana ubriaca sino al midollo di estremismo religioso.
Bersagli da punire perché "infedeli" e perché facenti parte del libertino Occidente.
Bersagli come bancomat per produttori armi, bersagli usati come voti per comizi politici di sinistra o destra, bersagli per fiaccolate e monumenti colorati in tutto il mondo.
Solo ed esclusivamente "bersagli" e non uomini, donne, ragazzi o ragazze che vivevano la quotidianità di un venerdi sera.
Bersagli da sgozzare, giustiziare e trucidare.
Ecco, se ora vi fermate ovunque siete e riuscite a guardate chi vi è accanto, come un uomo o una donna e non un bersaglio, allora potrete dire essere ancora liberi.
Cristiano Fabris
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