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lunedì 8 marzo 2010

Palazzo San Gervasio: Luciana Forlino







"Il tempo è immobile;
niente lavoro, la natura e' cattiva ma sa anche essere materna,gli uomini sono senza proprieta'. La morte simile ad un dolce sonno. La liberta' è infinita, anche se nutrita di carestie, intolleranze, malattie. Tutto avviene ma Ma il tempo e' immobile. Lo sanno bene anche i missionari. Questo mond...o non conosce il domani. Conosce la fame,la sete .... l'oggi immobile: oggi ugule a ieri, ieri uguale a domani; sempre che resti vivo".

GUINEA BISSAU - Informazioni:
La popolazione della Guinea-Bissau è molto giovane (circa il 43% sotto i quindici anni) e ha un coefficiente di incremento naturale del 19‰, mentre quelli di natalità e di mortalità sono rispettivamente del 40,7‰ e del 21.7‰.
La situazione sanitaria è una delle più gravi del mondo e, insieme con la denutrizione, responsabile dell'altissima mortalità infantile (143‰) e della brevissima durata della vita media (41,4 anni per gli uomini e 44,6 per le donne).
In Guinea Bissau si annovera, purtroppo in maniera massiccia, la presenza di tutta la gamma delle malattie tipiche delle zone tropicali: malaria, febbre gialla, epatiti, febbri tifoidee, colera, lebbra, poliomelite, meningite, tubercolosi, AIDS e altre che affliggono continuamente la popolazione causando l’alta mortalità e la breve durata della vita media sopra menzionate.
Lingua ufficiale il portoghese, ma ogni etnia parla i propri dialetti creoli. Il tasso di analfabetismo è quasi dell’80%.
Con un prodotto nazionale lordo pro capite di soli 130 dollari annui, la Guinea-Bissau è uno dei paesi più poveri del mondo, (6 nella graduatoria dell’O.M.S., organizzazione mondiale della sanità). ... Mostra tutto
Fino a tempi molto recenti l'economia era completamente statalizzata, ma, visti i risultati disastrosi, il governo ha avviato un programma di denazionalizzazione. L'agricoltura impiega circa i quattro quinti della popolazione e concorre per circa la metà alla formazione del prodotto nazionale lordo.
Dato che la Guinea-Bissau si trova nella fascia del Sahel, è costantemente minacciata dallo spettro della siccità
La superficie coltivata è di 320.000 ha circa, pari all'8,9% di quella territoriale. Arachidi (53.000 ha e 29.000 t) e palma di cocco (2.500 t di noci e 5.000 t di copra) sono le principali colture per l'esportazione; mentre le principali colture destinate al consumo interno sono: riso (105.000 ha e 125.000 t), mais (29.000 t), sorgo (33.000 t),miglio (18.000 t) e cassava, plantani, patate dolci, ecc.
La produzione di cereali non è però adeguata al fabbisogno ed è quindi necessario ricorrere a importazioni. Inoltre vi è un consistente contrabbando di arachidi verso il Senegal.
L'allevamento diffuso soprattutto tra i Balanta e i Fula: prevalgono i bovini, seguiti da suini, caprini e ovini; la 3 produzione di latte è gravemente deficitaria e non esiste produzione dei suoi derivati.
La maggior parte del legname, ricavato dalle foreste, viene usato come combustibile per cucinare; una piccola parte viene esportata (mogano).
Abbastanza sviluppata la pesca, che viene quasi esclusivamente praticata da grandi pescherecci a motore stranieri (le imbarcazioni locali sono piccole, in legno e a remi), pertanto la nazione ne viene a giovare ben poco.
Il paese non dispone di ferrovie e ha una rete stradale molto scarsa. Durante il lungo periodo delle piogge la viabilità diventa quasi impossibile (foto a seguire) a causa dell'assenza quasi totale di strade asfaltate (un'unica strada percorribile su asfalto che unisce tra di loro soltanto le maggiori città. Le vie d'acqua interne (bracci di mare), sono di norma le uniche vie di trasporto per il traffico locale (con canoe e piccole imbarcazioni). Porto principale nella Capitale Bissau che è anche dotata di aeroporto internazionale (a Bissalanca).
La poca energia elettrica disponibile viene prodotta da generatori funzionanti a gasolio (che viene importato). Parliamo quindi di oltre 1.200.000 persone che vivono la loro quotidianità senza energia elettrica oltre che privi di acqua potabile e servizzi igenici. Praticamente non esiste industria di alcun tipo.
E’ una nazione che finora ha vissuto per lo più con l’apporto di aiuti e contributi internazionali che fin’ora per non hanno portato un minimo di benessere. Si è dimostrata di fondamentale importanza, nell’ultimo cinquantennio la presenza delle missioni cattoliche gestite da vescovi, preti, suore e laici che pur fra mille difficoltà, oltre che svolgere un lavoro incessante di evangelizzazione, sostengono un programma di promozione umana nei campi della sanità, della scuola, dell’emancipazione femminile e della giustizia sociale

Quanto detto fin'ora è perchè il popolo di Guinea possa arrivare ai tre scopi basilari per una vita che si possa ritenere tale:
- una alimentazione di base per poter garantire una esistenza dignitosa
- una organizzazione sanitaria che permetta di diminuire la presenza delle maggiori malattie
- una scolarizzazione che tenda all’eliminazione della piaga dell’analfabetismo
Sembrano tre obiettivi semplici da raggiungere ma niente in Africa si ottiene facilmente.
LA GUINEA BISSAU CONTA PERENNEMENTE LE TRE EMERGENZE:
SALUTE
ALFABETIZZAZIONE
ACQUA
Come Diocesi di Acerenza e volontari in prima linea stiamo da due anni tentando di soccombere i problemi di alfabetizzazione e di acqua. Abbiamo contribuito in maniera cospicua e significante con la costruzione di un liceo nel villaggio di Bambadinca (foto a seguire..) inaugurato a nome di Padre Antonio Grillo missionario acheruntino per quarant'anni in Guinea Bissau. Il sostegno di tutti a completamento dell'opera andrebbe volto anche alle adozioni a distanza con Padre Abramo (orfani o figli di famiglie in grave stato di povertà che non riescono a sostenere gli studi). L'arcivescovo Mons. Ricchiuti oltre alla coordinazione e all'interesse per tutto ciò che serve a sostenere economicamente e burocraticamente i progetti organizza periodocamente la raccolta di materiale di prima necessità e sopratutto di materiale scolastico da inviare tramite container nella Diocesi di Bafatà.
Rispetto all'emergenza ACQUA (con la collaborazione della Commissione Regionale Lucani all'Estero) stiamo tentando di concretizzare il progetto "pozzi per l'Africa" con l'intento di finanziare e costruire pozzi di acqua potabile forniti di pompe che possano quantomeno soddisfare il fabbisogno giornaliero dei villaggi Diocesani.
l'impegno con la "salute" nasce a partire dalle adozioni a distanza con Suor Paula Elizabeth Flores (bambini in grave stato di denutrizione ed affetti da malattie gravi e degenerative).
Man mano pubblicherò alcune foto affinchè vi venga illustrata nella maniera più chiara la situazione del territorio, le condizioni di vita della gente, e le missioni preziose dove vescovi, preti, suore e volontari laici ogni giorno in nome di Dio impegnano la loro vita sostenendo e condividendo le sofferenze di chi vive una "vita diversa dalla nostra".
Non appena saremo pronti con le liste per le adozioni vi comunicherò le modalità definitive.
Chiunque fosse interessato a dare una mano non esiti a contattarmi.

La Guinea Bissau ha bisogno dell’aiuto e della collaborazione di tutti.

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