La campagna nasce da un gruppo di volontari e da un luogo speciale: Thegreenplace, un rifugio per animali liberati dallo sfruttamento umano, creato dal fotografo Marco Biondi.
Il Margutta RistorArte, storico vegetariano di Roma, promuove la campagna di sensibilizzazione "A Pasqua fai un sacrificio. Non uccidermi", lanciata da LAV, Thegreenplace e Animal Equality e realizzata dal fotografo Marco Biondi in difesa dei diritti degli animali e contro la strage degli agnelli che si consuma ogni anno durante la Pasqua.
Una serata evento, quella di mercoledì 1 aprile, dalle ore 19:30 in poi, presso Il Margutta RistorArte di Roma, creata per sensibilizzare sempre più "umani" al rispetto dei diritti degli animali.
L'EVENTO - Saranno presenti i testimonial che hanno aderito alla campagna, tra i quali Daniela Poggi, Claudia Zanella, Anna Ammirati, Daniela Martani, Loredana Cannata, Diana Del Bufalo, Maria Grazia Capulli, Giovanni Baglioni, Lodovica Maire' Rogati, Alessandra Celletti, Nunzio Fabrizio, Nora Lux, Christian Stelluti, che in tutte le foto sono accompagnati da Lina ed Elvis, due adorabili e minuscoli agnellini.
Partecipando all'evento è possibile contribuire attivamente a questa importante causa, dato che parte del ricavato della serata andrà in sostegno di chi difende gli animali e in particolare gli agnellini.
Sarà anche possibile fare una donazione e avere così la chance di vincere una cena per due persone offerta da Il Margutta RistorArte. Per l'occasione il Buffet Bio Veg diventa tutto vegano, con tanti ottimi finger food dolci & salati interamente cruelty free.
LA CAMPAGNA - La campagna nasce da un gruppo di volontari e da un luogo speciale: Thegreenplace, un rifugio per animali liberati dallo sfruttamento umano, creato dal fotografo Marco Biondi circa 2 anni fa vicino Nepi, quando la LAV gli affidò la cura di un gregge che le forze dell'ordine avevano salvato da gravi maltrattamenti vicino Firenze.
Da allora Thegreenplace ha accolto e curato oltre 100 animali di differenti specie, inclusi alcuni agnellini salvati dall'organizzazione Animal Equality a seguito di una scioccante investigazione sul trasporto di animali. Il rifugio si auto sostiene, soprattutto grazie ai contributi volontari dei donatori che ne condividono gli obiettivi.
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