E' quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente l'operazione condotta dalla Dia in Campania che ha portato all'arresto di dodici persone e al sequestro di tre imprese. Il fenomeno delle "agromafie" - sottolinea la Coldiretti - investe ambiti complessi e articolati, dove il sistema mafioso originato nelle radici antiche delle mafie del latifondo, dei gabellieri e dell'abigeato si è da tempo rigenerato in forme di vera e propria criminalità economica, ad opera di ben strutturati ed invasivi gruppi di interesse con ramificazioni diffuse anche sul piano transnazionale.
È attraverso queste forme di imprenditorialità criminale che viene assicurato innanzitutto il riciclaggio degli illeciti patrimoni che provengono dal traffico di stupefacenti, dal racket e dall'usura, ma vengono anche consolidate le nuove forme di controllo del territorio in cui i soggetti criminali sono veri e propri soggetti economici che operano con i metodi del condizionamento dei mercati e degli appalti, della corruzione dei pubblici funzionari, dello sfruttamento della manodopera clandestina e dell'accesso illecito ai finanziamenti europei e alle altre pubbliche sovvenzioni.
Gli interessi criminali - continua la Coldiretti - sono rivolti anche alle forme di investimento nelle catene commerciali della grande distribuzione, nella ristorazione e nelle aree agro-turistiche, nella gestione dei circuiti illegali delle importazioni/esportazioni di prodotti agroalimentari sottratti alle indicazioni sull'origine e sulla tracciabilità, della macellazione e della panificazione clandestine, dello sfruttamento animale e del doping nelle corse dei cavalli, e lucrano anche sul ciclo dei rifiuti, non curandosi delle gravi conseguenze per la catena agroalimentare, per l'ambiente e la salute di tutti noi e delle future generazioni.
Il settore ambientale – conclude la Coldiretti - vede anche altre iniziative che hanno sottratto vaste aree agricole con la cementificazione selvaggia e con manovre speculative sulle cosiddette "energie rinnovabili" legate all'agricoltura, quali i sistemi fotovoltaico, eolico e delle biomasse per i rilevanti incentivi economici previsti. Proprio per alzare il livello di attenzioen verso le agromafie, Coldiretti ha costituito l'Osservatorio sulla criminalità in agricoltura, presieduto dal presidente Roberto Moncalvo e con l'ex procuratore Giancarlo Caselli alla guida del comitato scientifico.
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