Ai danni diretti – evidenzia la Coldiretti – vanno aggiunti quelli indiretti determinati dalla diffusione sul mercato russo di imitazioni low cost dei prodotti italiani che rischiano di scalfire l'immagine dei prodotti originali nel tempo, dal parmesan al provolone, dalla mozzarella al salame. Lo stop alle importazioni di frutta, verdura, salumi e formaggi dall'Italia ha infatti provocato in Russia - ricorda la Coldiretti - un vero boom nella produzione locale di prodotti Made in Italy taroccati, dal salame Italia alla mozzarella "Casa Italia", dall'insalata "Buona Italia" alla Robiola Unagrande, ma anche la mortadella Milano o il parmesan Pirpacchi tutti rigorosamente realizzati nel Paese di Putin.
Solo nel 2014, tra embargo e tensioni politiche, l'Italia – conclude la Coldiretti - ha perso oltre 1,25 miliardi di export in Russia, con un crollo dell'11,6 per cento rispetto all'anno precedente.
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