Ovvio che in Italia ci sia corruzione, nessuno lo nega, ma i rimedi che si stanno approntando, in questo campo come in altri, sono quelli dell'aumento delle pene e l'allungamento dei tempi di prescrizione. Abbiamo dei dubbi che questo serva alla causa. Occorre mettere mano alle procedure e alle competenze istituzionali per diminuire l'impatto della corruzione stessa.
Se, per esempio, un cittadino per ottenere una licenza o una autorizzazione deve vagare tra gli uffici ministeriali, quelli delle regioni, quelli delle provincie (ci sono ancora) e, infine quelli del comune, e' chiaro che si pongono le premesse di atti illeciti. Semplificare e' la soluzione, ma si preferisce fare altro e dare ascolto agli umori malmestosi diffusi in ogni dove. Salvo doversi ricredere fra qualche tempo.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
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