Roma, 16 marzo 2006 - In arrivo 960 mila euro per favorire studi, progetti pilota e azioni di formazione nel settore della pesca. E' quanto stabilito dalla circolare del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (8 febbraio 2006, n. 3491) relativa alle "Azioni innovative" (misura inserita nel programma SFOP), pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 52 del 3 marzo 2006.
I finanziamenti puntano a sostenere azioni innovative e progetti pilota in differenti ambiti.
Quali sono?
La diversificazione socio-economica delle zone dove si pratica la pesca, attraverso il lancio di attività, anche turistiche, legate alla filiera ittica. Non solo. La valorizzazione del ruolo delle donne e loro integrazione in questo settore.
E ancora: la promozione dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura con particolare riguardo a tutte quelle iniziative che hanno come obiettivo la protezione dell'ambiente e la conservazione e gestione delle risorse del mare.
Per quanta riguarda i progetti pilota, essi possono anche essere "destinati - si legge nella circolare - a dimostrare l'affidabilità tecnica e/o l'interesse economico di una tecnologia innovatrice e a diffondere conoscenze tecniche e/o economiche relative alle tecnologie sperimentate".
Infine: tra le azioni soggette a finanziamento sono previste le iniziative di ricerca applicata su scala ridotta, che rendano possibile lo sviluppo sostenibile dell'acquacoltura.
"Sono finanziamenti che giocano un ruolo importante per il futuro del nostro comparto - commenta l'onorevole Paolo Scarpa Bonazza Buora, Sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali con Delega alla Pesca. In particolare avvicinano la donna al mondo della pesca e alle diverse opportunità che offre dal punto di vista economico e lavorativo. Contemporaneamente permettono alla donna di dare il proprio apporto intellettuale e umano alla crescita di questo settore. Ma non solo: questi fondi interessano anche la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione: fattori chiave per la costruzione dell'avvenire del settore della pesca" .
Chi può beneficiare di questi fondi? Le organizzazioni di produttori, le associazioni di categoria, gli organismi scientifici, le imprese di pesca, le cooperative di pescatori ma anche gli organismi pubblici. Le regioni coinvolte sono quelle del Fuori Obiettivo 1 (Centro Nord Italia). La circolare definisce anche criteri per la presentazione delle domande.
I richiedenti devono presentare domanda di ammissione alla Direzione Generale della pesca marittima e dell'acquacoltura entro i 60 giorni dalla data di pubblicazione. I progetti devono essere realizzati "in un arco temporale sufficiente a consentire il raggiungimento di risultati significativi": ad ogni modo, non oltre i dodici mesi dal decreto di concessione dei finanziamenti. E' prevista una proroga per la conclusione dei lavori per un periodo non superiore ai sei mesi. Per ciascun progetto il contributo non potrà superare il limite di 150 mila euro.
Per informazioni Francesco Carbonari (f.carbonari@inc-comunicazione.it)
INC - Istituto Nazionale per la Comunicazione
Via G.B. De Rossi 10, 00161 Romatel. 06.4416.0856D
Direzione Generale della pesca marittima e dell'acquacoltura
06/59648181-8182e-mail: pemacq.segreteria@politicheagricole.it



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