Gela città Siciliana
posta ai margini dello stivale e zona di confine con la vicina africa, si
confronta con alcune rivendicazioni sociali e lavorative che oggi sono state
portate in strada da un gruppo di associazioni. Tra le buone intenzioni quella
di coinvolgere la cittadinanza(oggi assente) su problematiche importanti collegate
alla grave situazione di impatto ambientale che il territorio del gelese anela
da anni chiedendo con forza e sotto l’onta dei malati di tumore e dei tanti bambini
malformati un segno di riconoscenza e di rispetto per la salute. Il coordinamento,
formato dalle associazioni Sviluppo e Ambiente , Movimento Polo Oncologico,ONA,ADOS
Italia,Croce Azzurra ed altre, ha posto alla rilevanza pubblica alcuni punti
programmatici che saranno portati al tavolo Prefettizio del 18 maggio 2012 a
Caltanissetta con l’ENI. Un lungo elenco che sancisce il grande disagio della
popolazione tra questi l’Integrazione all’utilizzo fondi nazionali sull’amianto
per i Gelesi, un equo indennizzo a tutte le famiglie con nati malformati e malati oncologici con richiesta in tal senso
di implementare le infrastrutture sanitarie collegate alle patologie da
industrializzazione, viene chiesto anche il posizionamento di centraline di
controllo dei fumi nei camini ENI ,con valutazione quindicinale dei dati
ottenuti e massima pubblicità da parte di un sistema integrato pubblico(provincia)
e privato. Sono anche state rivendicate altre richieste quali : un piano di
sviluppo a Gela,assieme all’industria del progetto nazionale I.B.L (licheni),
un valido programma di sviluppo integrato (Stato-Industria) per cercare
di abbattere il costo alla pompa
dei carburanti a Gela in parimenti diritto rispetto ad altre zone del
nord. Un’impronta di rilievo è stata posta allo sviluppo industriale
ecocompatibile ed a una programmazione di un futuro pulito per l’industria con
l’implementazione della tecnologia Est e Turbo Gas. Un occhio anche al prezzo
del metano, per uso domestico e per autotrazione che vede Gela solo come snodo
nazionale del gas Algerino e Tunisino. In fine il lavoro ed i processi
integrati tra industria e regione per cercare di sviluppare una nuova filiera lavorativa in alternativa all’industria onde
sopperire alla grande disoccupazione del Gelese, richiesto infine un maggiore
impegno da parte dell’industria nell’utilizzo dei Consorzi degli
autotrasportatori locali che in alcuni casi sono in grave crisi di commesse e
rischiano il collasso,vengono anche chiesti degli incentivi per l’agricoltura e
tra questi l’utilizzo delle acque reflue depurate provenienti dall’industria
per l’agricoltura del Gelese ed a costo zero . Cerca nel blog
sabato 12 maggio 2012
Gela, Pionieri dei diritti dei cittadini
Gela città Siciliana
posta ai margini dello stivale e zona di confine con la vicina africa, si
confronta con alcune rivendicazioni sociali e lavorative che oggi sono state
portate in strada da un gruppo di associazioni. Tra le buone intenzioni quella
di coinvolgere la cittadinanza(oggi assente) su problematiche importanti collegate
alla grave situazione di impatto ambientale che il territorio del gelese anela
da anni chiedendo con forza e sotto l’onta dei malati di tumore e dei tanti bambini
malformati un segno di riconoscenza e di rispetto per la salute. Il coordinamento,
formato dalle associazioni Sviluppo e Ambiente , Movimento Polo Oncologico,ONA,ADOS
Italia,Croce Azzurra ed altre, ha posto alla rilevanza pubblica alcuni punti
programmatici che saranno portati al tavolo Prefettizio del 18 maggio 2012 a
Caltanissetta con l’ENI. Un lungo elenco che sancisce il grande disagio della
popolazione tra questi l’Integrazione all’utilizzo fondi nazionali sull’amianto
per i Gelesi, un equo indennizzo a tutte le famiglie con nati malformati e malati oncologici con richiesta in tal senso
di implementare le infrastrutture sanitarie collegate alle patologie da
industrializzazione, viene chiesto anche il posizionamento di centraline di
controllo dei fumi nei camini ENI ,con valutazione quindicinale dei dati
ottenuti e massima pubblicità da parte di un sistema integrato pubblico(provincia)
e privato. Sono anche state rivendicate altre richieste quali : un piano di
sviluppo a Gela,assieme all’industria del progetto nazionale I.B.L (licheni),
un valido programma di sviluppo integrato (Stato-Industria) per cercare
di abbattere il costo alla pompa
dei carburanti a Gela in parimenti diritto rispetto ad altre zone del
nord. Un’impronta di rilievo è stata posta allo sviluppo industriale
ecocompatibile ed a una programmazione di un futuro pulito per l’industria con
l’implementazione della tecnologia Est e Turbo Gas. Un occhio anche al prezzo
del metano, per uso domestico e per autotrazione che vede Gela solo come snodo
nazionale del gas Algerino e Tunisino. In fine il lavoro ed i processi
integrati tra industria e regione per cercare di sviluppare una nuova filiera lavorativa in alternativa all’industria onde
sopperire alla grande disoccupazione del Gelese, richiesto infine un maggiore
impegno da parte dell’industria nell’utilizzo dei Consorzi degli
autotrasportatori locali che in alcuni casi sono in grave crisi di commesse e
rischiano il collasso,vengono anche chiesti degli incentivi per l’agricoltura e
tra questi l’utilizzo delle acque reflue depurate provenienti dall’industria
per l’agricoltura del Gelese ed a costo zero . Disclaimer
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