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venerdì 18 aprile 2008

Ordine Ingegneri Matera: nuovo testo unico sulla sicurezza

 
Ordine degli Ingegneri
della Provincia di Matera
 
Comunicato Stampa

Prevenzione e Formazione, le prime regole per migliorare la Sicurezza sul lavoro

Si è tenuto oggi a Matera il Convegno organizzato dall'Ordine Provinciale degli Ingegneri. Grande partecipazione di pubblico e di relatori.  
18 Aprile 2008

Ing. Roberto Bolettieri
Presidente Ordine Provinciale degli Ingegneri di Matera
 
photo by Maurizio Ruscigno per Top Video Foto

Matera, 18 aprile 2008. I lavori del Convegno su "Il nuovo testo unico sulla sicurezza. Ruolo e responsabilità degli attori della sicurezza sui luoghi di lavoro" si sono aperti oggi a Matera, presso l'Hotel Hilton Garden Inn, con i saluti dell'organizzatore dell'incontro, Ing. Roberto Bolettieri, Presidente dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Matera, il quale ha introdotto il tema del dibattito innescando da subito la discussione sulla nuova normativa.

 

Riconducendo l'argomento alla stringente attualità, il relatore non ha mancato di ricordare il "libro nero delle morti bianche" in Italia, sovente richiamato dalla cronaca quotidiana: gli incidenti mortali nel nostro Paese sono caratterizzati da una percentuale di riduzione molto più bassa rispetto al trend europeo - attestandosi in una posizione di coda.

 

Il Convegno organizzato a Matera rappresenta una tempestiva anticipazione del più ampio  convegno nazionale sul tema, che verrà organizzato il 24 ottobre prossimo - sempre nella prestigiosa cornice della città dei Sassi - dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri, con la partecipazione delle massime autorità in materia, tra cui la Direzione Generale del Ministero del Lavoro, la Direzione nazionale dell'Inail e di buona parte dei 106 Ordini degli Ingegneri italiani. Con i saluti delle autorità locali, del Sindaco di Matera, Emilio Nicola Buccico, del Presidente della Provincia di Matera, Carmine Nigro, e dell'Assessore alle Infrastrutture della Regione Basilicata, Innocenzo Loguercio, è stato ribadito l'impegno delle istituzioni per il tema di scottante attualità, auspicando anche l'incremento di risorse, come ha sottolineato in particolare Loguercio.

Ciò che ha invece rimarcato il Sindaco Nicola Buccico è stata l'improrogabile necessità di un cambio di marcia a livello culturale, per l'assimilazione consapevole della gravità delle inadempienze a tutela della salute, anche qualora causate solo da disattenzione e superficialità e non da omissioni degli obblighi di legge.

 

Dal Presidente della Provincia Carmine Nigro sono stati evidenziati i ruoli di responsabilità che la nuova struttura normativa conferisce agli addetti ai lavori ed alle istituzioni, non solo attraverso un controllo repressivo, ma soprattutto in una direzione propositiva e costruttiva, proponendo un valido sostegno nell'applicazione delle norme in modo più consapevole.

 

Peraltro, quasi tutti gli interventi dei relatori nella mattinata sono stati imperniati sulla necessità di incrementarne le occasioni di formazione ed informazione sull'argomento, modalità che si rivela certo più efficace in confronto agli aspetti repressivi derivanti dall'inasprimento delle pene, come ha rimarcato anche il Presidente della Federazione degli Ordini degli Ingegneri di Basilicata, Ing. Gaetano Santarsia, che ha ancora una volta evidenziato l'importanza della formazione alla cultura della prevenzione.

 

Il Presidente dell'Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Matera, Arch. Vincenzo Olivieri, ha alimentato il dibattito parlando di una vera "battaglia di civiltà" da ingaggiare affinché si possa "lavorare senza morire": una battaglia che necessita di un'attenta e consapevole riflessione sulle responsabilità di tutti gli attori coinvolti. L'adozione del nuovo testo, nelle parole di Olivieri, deve scaturire proprio dalla volontà di tutelare la vita e la salute, al fine di garantire una maggiore efficienza grazie ad una legislazione applicabile e moderna, per offrire un lavoro di qualità.

 

In rappresentanza del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Matera è intervenuto l'Ing. Romeo Gallo, che ha presentato alla platea quegli articoli, della nuova disposizione di legge, di interesse specifico per il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, concernenti servizi di informazione, consulenza e assistenza in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (art.10), servizi di vigilanza (art.13), attività di formazione dei responsabili dei servizi di prevenzione e protezione di interni ed esterni (art.32) e attività di prevenzione e sicurezza antincendio, una funzione di preminente interesse pubblico (art.46).

 

In rappresentanza della Direzione Provinciale del Lavoro di Matera è intervenuto il dott. Gregorio Stella che, riportando i risultati delle ispezioni nei cantieri della Provincia ai sensi del d.lgs. 123/2007 e dell'art. 36 bis della legge 248/06, che prevedono la possibilità di sospensione dell'attività lavorativa in caso di violazione delle disposizioni di contrasto al lavoro nero o delle norme sulla salute e sulla sicurezza sul lavoro, ha presentato una situazione relativamente confortante, con due sole sospensioni di attività su un totale di 90 cantieri ispezionati in un trimestre, per una massa lavorativa di 600 individui.

 

Relativamente alla situazione sanitaria ha preso la parola il dott. Giuseppe Turturiello, Direttore del Dipartimento Prevenzione ASL n.4 di Matera, il quale ha focalizzato l'attenzione sulla necessità di un rinforzo dei dipartimenti destinati alla prevenzione, anche nelle aziende sanitarie locali, laddove gli sforzi si concentrano molto spesso, invece, sulla cura.

 

Ad introdurre le novità specifiche delle nuove norme, è intervenuto l'ing. Antonio Leonardi, componente dei Gruppi di Lavoro Nazionali per l'elaborazione del Testo Unico, che ha fornito un'analisi dettagliata, dissertando sui 302 articoli che lo costituiscono. Occorre ricordare che il nuovo testo unico recepisce l'attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007 n. 123 - in sostituzione dei Decreti Legislativi n. 626 del 1994 e n. 494 del 1996. Illustrando nei dettagli l'articolazione del testo normativo, l'ing. Leonardi ha spiegato che i settori di attività sono stati modificati attraverso l'ampliamento dei campi di applicazione (andando a comprendere, ad esempio, anche i lavoratori autonomi e finanche il telelavoro); inoltre, ha chiarito quanto sia importante il ruolo di programmazione nazionale delle politiche di sicurezza del Comitato Nazionale di Coordinamento (che comprende il Ministero del Lavoro, il Ministero della Salute e le Regioni), ma - soprattutto - ha delineato quale ruolo centrale abbia l'attività di promozione della cultura della sicurezza, con progetti di investimento e formazione e l'inserimento di attività d'insegnamento della sicurezza a partire dai percorsi scolastici e universitari.

 

Sono stati inoltre chiariti gli obblighi, non solo a carico dei datori di lavoro, ma anche a carico dei preposti, come i capocantieri, mai precedentemente stabiliti in modo sistematico. Un particolare accento è stato conferito alla descrizione del documento di valutazione dei rischi ai sensi dell'art.28, che prevede l'indicazione precisa delle misure di sicurezza adottate: si tratta di un elemento molto delicato, poiché l'eventuale inadempienza potrebbe essere passibile di sanzione penale, fino all'arresto dei responsabili. Il concetto dell'addestramento sul campo, nell'ambito della formazione e dell'informazione dei lavoratori, è un altro argomento innovativo del testo unico. Tra le altre novità figurano le nuove indicazioni relative alla nomina dei coordinatori della sicurezza dei cantieri ed alla responsabilità delle imprese affidatarie.

 

L'ing. Rocco Sassone, Presidente della Commissione Sicurezza dell'Ordine degli Ingegneri di Matera e Consigliere Nazionale AIAS, ha proposto spunti di discussione sul Testo Unico, contribuendo a fornire utili suggerimenti per avviare sostanzialmente le attività operative sulla sicurezza, non mancando di esaminare i campi di applicazione, gli obblighi a carico dei nuovi attori, e le conseguenze previste a carico dei datori di lavoro in caso di inadempienza. In quanto direttore dei corsi di formazione professionali, ne ha poi ribadito il ruolo fondamentale.

 

In rappresentanza degli organi di vigilanza, ha poi preso la parola l'ing. Ermanno Lisanti, dirigente dell'Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza Impiantistica dell'Asl n.4 di Matera, il quale ha insistito ancora sul tema della formazione e, soprattutto, sulla necessità di rendere definitivi i cambiamenti culturali in materia di salute e sicurezza. Dei tre pilastri su cui si basa la sanità pubblica - prevenzione, assistenza domiciliare e cura - la cura assorbe ancora la quasi totalità delle risorse destinate alla sanità che, nel caso della Regione Basilicata, ammontano a 240 milioni di euro.

 

Riferendosi ad un cambiamento significativo, Lisanti ha parlato anche dell'esperienza maturata dalla polizia stradale del Regno Unito, dove gli incidenti automobilistici in un anno si sono ridotti da 9000 a meno di 3000, grazie all'automatizzazione dei controlli. Il ricorso alla sola tecnologia, tuttavia, non sembrerebbe applicabile agli infortuni sul lavoro, poiché si tratta di un ambito estremamente eterogeneo; pertanto i meri controlli sistematici potrebbero non essere sufficienti, dunque è meglio puntare sui comportamenti umani, ed a tutti gli elementi che formano il delicato scenario: luoghi di lavoro, attrezzature e processi produttivi.

 

L'organo di vigilanza - aggiunge ancora Lisanti - dovrebbe puntare sulla repressione degli abusi e sulla prevenzione culturale, purché si distinguano rigorosamente i due momenti. Al fine di raggiungere un'ottimale attività di prevenzione, occorre scegliere i soggetti destinatari per non disperdere risorse, puntando su esperti, datori di lavoro, responsabili della prevenzione, lavoratori, cittadini, studenti e insegnanti. Non sono sufficienti i soli esperti dei contenuti, ma occorre la cooperazione di esperti in formazione e comunicazione, psicologi e di chiunque possa ancora infondere la consapevolezza della essenzialità della cultura della prevenzione e della sicurezza, anche con sistemi non convenzionali ed innovativi, come le attività permesse dalle nuove tecnologie, concorsi di idee per soluzioni innovative, ed altro. Occorre dunque una volontà politica decisa per una virata significativa e non incentivi a pioggia che rischiano implicitamente le dispersioni.

 

A rappresentare gli Operatori della sicurezza è poi intervenuto l'ing. Gerardo Porreca, Responsabile dell'unità Tecnica della Direzione Provinciale del Lavoro di Bari, il quale ha dissertato su molti punti del Testo Unico, focalizzando l'attenzione sulle responsabilità gestionali e professionali del responsabile del servizio di protezione e prevenzione e degli altri nuovi attori della sicurezza.

 

In rappresentanza delle PMI è poi intervenuto l'Ing. Nunzio Olivieri, Presidente Api Matera, il quale ha evidenziato ancora, come problema fondamentale, la mancanza di una cultura preventiva e di informazione. L'inasprimento delle pene appare infatti plausibile esclusivamente in casi di indiscussa ed estrema gravità ma, sarebbe più utile prevedere corsi di formazione preventiva e consapevolezza del rischio, rispetto ad una onerosa struttura sanzionatoria. Il documento, secondo Olivieri, potrebbe rivelarsi esageratamente persecutorio, percorrendo la strada dell'incremento degli oneri a carico delle aziende, e soprattutto di quelle piccole e medie; sarebbe opportuna, pertanto, una sostanziale revisione di questo strumento normativo, anche attraverso un maggiore coordinamento tra gli operatori di vigilanza.

 

In rappresentanza della Confindustria di Basilicata, ha preso la parola il presidente vicario, Dr. Giuseppe Moramarco, il quale ha precisato che quell'organismo imprenditoriale ha già avviato corsi di formazione, a suo dire il vero campo di applicazione capace di dare forza alla tutela della sicurezza, evitando di incorrere nei già noti dispositivi sanzionatori.

 

Il presidente regionale CNA Leonardo Montemurro ha poi sollevato il problema dei ribassi negli appalti, perché le riduzioni che le aziende applicano alle offerte per essere competitivi potrebbero rappresentare un pericoloso impedimento al mantenimento degli standard di sicurezza. Un altro argomento sollevato da Montemurro riguarda la possibilità di utilizzare le disponibilità conseguite ogni anno dall'Inail, al netto delle assicurazioni, per le attività di formazione ed informazione a favore dei lavoratori e delle aziende.

 

L'ing. Mecca, infine, ha sottolineato che in Italia è necessario inculcare maggiormente la cultura della sicurezza, già a partire dalla scuola dell'obbligo. Anche i formatori hanno un ruolo fondamentale per favorire la condivisione dei principi ispiratori di quella cultura. La formazione deve seguire percorsi applicativi, con la simulazione sul campo, ben oltre gli aspetti teorici e con il coinvolgimento dei lavoratori interessati.

 

Per informazioni:

Ordine degli Ingegneri della Provincia di Matera
Via Trabaci - Centro Servizi San Giacomo, Sc. C/1
75100 Matera
Tel. 0835.388714/388715
Fax 0835.388715

Sig. Francesco Maremonti - Responsabile di Segreteria



Segreteria Congressuale:

Incongress - Turismo Congressuale e Culturale
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