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mercoledì 18 giugno 2008

LE DIMISSIONI DI SALES SONO UN FALLIMENTO ANNUNCIATO.

LE DIMISSIONI DI SALES SONO LA CONFERMA DI UN FALLIMENTO ANNUNCIATO.



Di Raffaele Pirozzi e Giuseppe Biasco




Dal 2006, su questo sito abbiamo deciso di seguire l'utilizzo dei fondi europei da parte della Regione. Proprio al termine di quell'anno, si concludeva la Programmazione definita Agenda 2000, che aveva raggruppato tutti i finanziamenti previsti dalla Unione a favore delle Regioni in ritardo di sviluppo. L'occasione era importante per definire il rapporto dell'utilizzo di questi fondi con la crescita economica e sociale della Campania. Per avere la certezza dei dati preferimmo imboccare la strada, difficile, della ricerca scientifica e di non affidarci a riferimenti di carattere politico che potevano essere imprecisi. Il riferimento tecnico più autorevole in proposito è la Ragioneria Generale dello Stato, strumento istituzionale del Ministero dell'Economia, che è depositario dei conti dello Stato e conosce con precisione al centesimo di Euro le somme ricevute ed erogate dal Tesoro.

Anche la complessa contabilità tra lo Stato Italiano e l'Unione Europea è seguita dalla Ragioneria che ha attrezzato uno Istituto specifico che segue questa materia. L'Istituto generale della ragioneria per l'Unione Europea (I.G.R.U.E.), pubblica con scadenza trimestrale tutti i dati che fanno riferimento alla Europa ed in particolare tutto quanto deriva dai Fondi Europei per le Regioni del Sud.

Avemmo la conferma che quello che rivelava,o dalla lettura quotidiana dei dati regionali era confermata ed ancora più grave di quanto noi stessi non immaginavamo: La Regione Campania non avrebbe potuto spendere tutti i fondi assegnati, perché nella data di scadenza prevista aveva impegnato solo il 70% dei fondi disponibili, perdendo in questo modo oltre un miliardo e quattrocento milioni di euro che potevano essere utilizzati in Regione.

La responsabile precedente della Programmazione Tiziana Arista, nel 2005 era stata premiata dal suo gruppo politico, perché era tornata al Consiglio Regionale dell'Abruzzo da dove proveniva. Era stata sostituita da Isaia Sales, ex consigliere regionale, ex sottosegretario al Mezzogiorno nel primo Governo Prodi e fedelissimo di Bassolino.

Sales, anche di fronte alla evidenza ha sempre negato il mancato utilizzo dei fondi europei in Regione Campania ed ha sempre parlato degli ottimi risultati raggiunti.

Le dimissioni di Sales di alcuni giorni fa, sono la logica conseguenza di un fallimento annunciato e perseguito con una pervicacia tanto ostinata quanto inutile.

Non c'era modo per nascondere il fallimento, è bastato che un economista come Mariano D'Antonio prendesse il posto del politico ed inesperto Valiante, che venisse alla luce definitivamente la gestione in negativo delle risorse europee assegnate per gli anni passati, mentre si evidenziava la carenza di programmazione per i fondi previsti per gli anni 2007 – 2013.

Siamo ad un anno e mezzo dalla partenza della nuova programmazione europea e non sono stati approntate le disposizioni amministrative che rendono fruibili questa ingente massa di finanziamenti messi a disposizione dalla Europea.

La programmazione precedente ha perso il 30% dei finanziamenti assegnati, se non si corre ai ripari per il futuro, è già rischio l'utilizzo completo dei prossimi finanziamenti .

Non abbiamo cominciato a spendere ed abbiamo già perso risorse.

La tradizione della cattiva gestione della Regione continua; dal 1989 ad oggi, in cui sono in vigore i finanziamenti europei alle Regioni Meridionali, l'uso dei finanziamenti europei è stato sempre al disotto delle risorse disponibili. Esiste un limite politico, ma anche culturale della classe dirigente delle Regioni del Sud, che indipendentemente dalla appartenenza politica è incapace di dare risposte di sviluppo ai propri cittadini.

Già il 23 Ottobre dello scorso anno l'On. Nicolais, allora Ministro chiedeva conto a Sales delle difficoltà della programmazione economica della Regione Campania, mentre rimanevano inascoltati gli articoli del Corriere della Sera che riportava gli studi della Lincoln e della Banca di Italia sullo sviluppo e sull'utilizzo dei fondi europei per la crescita della Regione.

A noi rimane la soddisfazione che tutto il nostro lavoro è stato ampiamente raccolto ed è diventato parte integrante di studi di merito ed articoli per giornali e pubblicazioni.

Ma rimane l'amarezza, che abbiamo già espresso ampiamente in altre sedi, che l'informazione non serve a cambiare la politica, se la stessa non vuole cambiare.

Bassolino, anche questa volta non sapeva niente, come nel caso dei rifiuti, anche per i finanziamenti europei non sapeva, non ha responsabilità.

Ci troviamo di fronte ad uno dei più gravi fallimenti che Napoli e la Campania ha dovuto subire.

Dopo questa fase, in cui tutti sono stati coinvolti, non si capisce quale possa essere il futuro della nostra Regione, perché anche la destra non esprime ancora una posizione politica credibile.

Perfino gli industriali ed i sindacati non sono immuni da responsabilità, ma d'altra parte il degrado di una regione non può essere assegnato ad una sola persona, il fallimento di una politica giunge sempre al termine di una serie di azioni sbagliate ma condivise, in cui le critiche sono sotterrate da un coro di acclamazioni.

Speriamo che si ritorni alla politica, che oltre ad essere governo e gestione quotidiana è anche elaborazione, confronto educazione collettiva, crescita della economia e della società insieme verso un obbiettivo condiviso.

Nei prossimi articoli cominceremo ad esaminare in maniera più approfondita questa nuova condizione in cui dobbiamo lavorare e vivere.

Speriamo solo che le dimissioni di Sales siano definitive e non rientrino dopo una accordo in Giunta, perché questo sarebbe veramente un brutto ed inutile segnale.



Napoli, 18/06/08



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