E' l'inizio di una nuova era "tele-comandata"?
In Giappone si entra in Metro senza biglietto o tessera basta avvicinare il telefonino ai box d’ingresso.
È quanto ha realizzato il gigante della telefonia mobile giapponese NTT DoCoMo, che conta di essere fra i primi operatori, quest'anno, ad aver lanciato un servizio mobile che potrebbe progressivamente sostituire i classici sistemi di pagamento adottati nelle stazioni ferroviarie e metropolitane.
Da gennaio 2006 i pendolari di Tokyo possono pagare il prezzo del biglietto di treni e metropolitane semplicemente cellulare accostando il proprio telefonino ad un apposito lettore, cioè come se fosse un normale bage aziendale o una carta magnetica che deve essere strisciata sul lettore ottico.
Il servizio, permette ai possessori di telefoni cellulari i-mode con smart-card FeliCa di Sony di pagare non solo il prezzo della corsa ma anche per fare gli acquisti nei negozi convenzionati, acquistare i biglietti del treno o transitare attraverso sbarre o check-in.
La grossa novità tecnica è che rispetto alle tradizionali smart-card, simili a carte di credito, i chip adottati da DoCoMo potranno essere letti dal card reader a breve distanza, senza quindi necessità della strisciata di contatto.
Questo sistema sviluppato congiuntamente da Sony e Philips è basato sulla trasmissione di radiofrequenze a cortissimo raggio.
Le implicazioni tecniche sono che il cellulare potrebbe presto diventare una sorta di telecomando personale che sostituisce gli attuali tele-pass, apre il portone del garage o la porta di casa, così come avvisa gli altri elettrodomestici intelligenti di azionarsi quando e come vogliamo...
..basterà ricordarsi “il numero di telefono” di lavatrice, forno a micro-onde o dello scaldabagno!
Andrea Pietrarota



E voi cosa ne pensate?
RispondiEliminaAndiamo verso un futuro in cui saremo più tele-potenti, ossia avremo appendici tecnologiche che ci consentirenno di esercitare il nostro "potere" a distanza,
o ipotizzate un futuro in cui saremo sempre più tecno-dipendenti?
Secondo noi la risposta non è così semplice e immediata.
Ci piacerebbe avere la vostra opinione e cominciare ad utilizzare si più il Corriere del Web.it come strumento di comunicazione bidirezionale.
E'anche un modo per fare network tra tutti i partecipanti alla "communication community", non vi pare?
Beh.. secondo me molto dipende dall'utilizzo che facciamo dei nuovi strumenti di comunicazione. Sicuramente il telefonino, e la comunicazione wireless in generale, ci consentono, grazie alla convergenza multimediale derivante dalla cosidetta "rivoluzione digitale", sempre più una trasmissione e ricezione di voce, dati e informazioni sempre più complesse.
RispondiEliminaIl problema è essere padroni dello strumento e non schiavi.
A parole è facile dirlo, ma penso che a molti sarà capitato di sentirsi uno "strano senso di disagio" nell'accorgersi di aver scordato di il proprio cellulare; o quando la batteria si sta scaricando e non si ha la possibilità di ricaricare..
E che dire del malaugurato caso (a quanti è capitato??) in cui perdiamo il nostro telefonino?
Cosa vi ha turbato di più? la perdita dell'apparecchio, o quella di tutta la rubrica telefonica?
I più "tradizionalisti", ma in questo caso non si intenda "antiquati", avranno fatto sicuramente una copia sull'agenda cartacea di tutti i numeri di telefono, e allora, per loro, la perdita sarà solo del telefonino..
Ma per quanti (NB: non ho dati di ricerca, ma giusto un'idea personale del trend) è ormai prassi avere trasferito tutta la loro memoria nella sim.. saranno dolori.
Una vera tragedia!
Un po' come accade a chi dopo gli anni di studio perde l'abitudine di fare calcoli a mente o a mano, e senza una calcolatrice.. ha serie difficoltà a fare un'operazione che a 10 anni faceva in meno di un minuto.
Ahimè.. devo ammettere che sono tra questi ultimi...
Andrea