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venerdì 2 aprile 2010
Gela, dopo 32 anni nessuna urbanizzazione in via Borca di Cadore
Continuano a Gela città del Golfo, le lamentele dei cittadini in relazione ai disservizi che in taluni casi raggiungono l’estrema forma di sopportabilità civile. Il caso è scoppiato in via Borca di Cadore alla periferia del quartiere Caposoprano dove dopo 32 anni i Cittadini aspettano ancora oggi che i lavori di urbanizzazione vengano realizzati. Molte le promesse della Politica che di anno in anno ha rapito voti senza dare niente ai poveri malcapitati. Disagi da terzo mondo, quindi ,che si rifanno alla impossibilità di arrivare al proprio domicilio in relazione alla presenza di fanghi ed di buche che vigono in un contesto naturale ricco di serpenti,topi,siringhe di drogati e frattaglie di ogni tipo. Un contesto da terzo mondo dove purtroppo giocano anche i bambini che sono le principali vittime di tale degrado urbano. L’Opera di urbanizzazione a detta dell’amministrazione sembra già essere stata messa nel piano delle opere pubbliche negli anni scorsi ma degli ostacoli tecnici non ne hanno permesso la realizzazione. In realtà forse si tratta di “Mafia Bianca” che fonda le sue basi nella presenza di un terreno adiacente di proprietà di un Dirigente del Comune di Gela ,che naturalmente non può essere né toccato né espropriato. Anni di disagi che i cittadini hanno anche voluto quantificare in somme di denaro versate nelle casse comunali che si aggirano intorno alle centinaia di migliaia di euro dovute per ICI, TARSU ed oneri di Urbanizzazione a cui si assommano danni alle auto,gli infortuni dei cittadini dovuti sempre al dissesto della “Trazzera” via Borca di Cadore. Un esempio di degrado urbano, quello di via Borca di Cadore ,che rappresenta il culmine del disservizio amministrativo Siciliano e l’esempio di un’oppressione manifesta nei confronti degli inermi e poveri Cittadini che hanno scelto di vivere a Gela.
Maurizio Cirignotta
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