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venerdì 21 maggio 2010
Il Governo tira la cinghia agli italiani,mentre il Fisco non riesce ad arginare l’evasione.
Mentre il ministro dell’Economia Giulio Tremonti lancia la sfida agli italiani con una manovra da circa 25 miliardi di euro ,dichiarando : “Non aumenteremo le tasse e non ci saranno interventi sui più deboli. Non metteremo le mani in tasca ai cittadini”, sotto sotto una verità subdola che colpirà alcuni pensionati che dopo anni non potranno andare in pensione e tanti diritti tra cui quelli sanitari che come al solito saranno colpiti attraverso nuovi Ticket, visto che i bilanci della sanità di tutte le regioni italiane rappresentano circa l’80% del totale. Molte, invece, le altre realtà che si rendono palesi nel mondo degli sprechi della nostra Repubblica. Prime fra tutte l’evasione fiscale che nei primi mesi del 2010 è cresciuta del 6,7% per un ammontare totale di 371 Miliardi di euro l’anno. Una stima calcolata da KRLS Network of Business Ethics per conto dell’Associazione Contribuenti Italiani che ci rende edotti su un sistema fiscale anomalo e non equo nei confronti di tutti i cittadini. A pagare il conto sono sempre coloro che pagano le tasse alla fonte e quindi i dipendenti pubblici e privati a reddito fisso. Le aree fonte di tale emorragia fiscale sono cinque e nello specifico l'economia sommersa, l'economia criminale, l'evasione delle società di capitali, l'evasione delle big company e quella dei lavoratori autonomi e piccole imprese. Tra le regioni dove l’evasione è maggiore, la Lombardia, che in soli quattro mesi del nuovo anno si attesta a più 11,2 %. Nel dettaglio la speciale classifica che vede in testa a aprile la Lombardia, con +10,1%. Secondo e terzo posto spettano rispettivamente al Veneto con + 9,2% e alla Campania +8,0%. A seguire la Valle d'Aosta con +7,3%, il Lazio con +7,1%, la Liguria con +6,3%, l'Emilia Romagna con +6,1%, la Toscana con +5,4%, il Piemonte con +5,2%, le Marche con +5,0%, la Puglia con +4,5%, la Sicilia con +4,5% e l'Umbria con +4,4%. Uno stato che produce quindi solo manovre di correzione di bilancio senza valutare da anni la vera fonte del dissesto finanziario italiano “l’evasione fiscale”.
Tutti devono pagare le tasse o forse no!! Solo i più deboli ?. Lo Stato deve acquisire la propria autorevolezza per impedire che l’economia sommersa permetta ad Almeno 2.400.000 occupati che svolgono un'attività irregolare come lavoratori dipendenti e di produrre un’evasione fiscale di ben 34 miliardi di euro, attuare un maggior imposizione sull’Economia Criminale attraverso un controllo crociato tra beni di consumo acquistati e reale capacità reddituale che porterebbe ad un recupero di ben 63 miliardi , controllare invece le società di capitali che nell’ 81% dei casi dichiarano un reddito inferiore a 10 mila euro con un possibile rientro per il fisco di ben 18 miliardi . Utile infine un vero controllo dei lavoratori autonomi e delle piccole imprese che dalla mancata emissione di scontrini, ricevute e fatture fiscali creerebbe un rientro fiscale di 10 miliardi di euro. Tanti esempi che portano sempre ad un’unica regia “lo Stato” che nella sua miriade di leggi ,leggine, tasse e balzelli non riesce,oggi, a garantire il benessere e l’equità di tutti i cittadini.
Maurizio Cirignotta
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