Cerca nel blog

martedì 13 luglio 2010

Capsule e biodegradabilità

Capsule e biodegradabilità


Il caffè in capsule? Una scelta pratica e veloce, fatta sempre più spesso dai consumatori. Già da qualche anno, del resto, il mercato si sta muovendo chiaramente in questa direzione, con concreti e incoraggianti risultati, come l’eloquente aumento del 20% registrato nel 2009 in Italia nel consumo di questo prodotto. Si pone però la questione della sostenibilità: se usando i sistemi tradizionali ci si limita a gettar via solo i cosiddetti “fondacci”, con le capsule nei rifiuti finiscono anche gli involucri di plastica. E la plastica, si sa, ha tempi di degradazione piuttosto lunghi… Indicativamente dai 100 ai 1000 anni per un sacchetto o una bottiglia.

Più di qualche azienda ha iniziato a proporre sistemi alternativi, in primis capsule ricaricabili, come le Nespresso o le spagnole Necap, oppure biodegradabili. Queste ultime, per evitare il rilascio di residui tossici e affinchè la degradazione si riduca unicamente ad acqua e anidride carbonica, ricorrono in genere o a biopolimeri provenienti da materia prima rinnovabile prodotta da vegetali, come lo zucchero, oppure a plastiche additivate. Cosa significa? Significa che la plastica viene trattata con specifici additivi che facilitano e accelerano il processo di degradazione.

Per presentare un caso concreto, le capsule Meseta, ad esempio, utilizzano un additivo che si chiama “ECM MasterBatch Pellets”. Questo, aggiunto in una percentuale dell’1% nella mescola della plastica, rende il bicchierino completamente biodegradabile (si è stimato che il 100% della biodegradabilità è raggiunto in crica 839 giorni).
Certamente molto può essere fatto, ma iniziare a coniugare la praticità con l’attenzione per l’ambiente può essere un primo importante passo. Anche se si tratta semplicemente di bere un buon caffè.

Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *