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giovedì 17 aprile 2008

Come i nuovi media stanno cambiando le Relazioni Pubbliche

Come i nuovi media stanno cambiando le Relazioni Pubbliche

I dati di una recente ricerca commissionata dall'agenzia Ketchum ad Astra Ricerche su un campione rappresentativo di manager di imprese investitrici in comunicazione appartenenti a tutti i settori e i comparti produttivi.


A fine 2007 Ketchum ha commissionato ad Astra una ricerca sull'utilizzo dei nuovi media e i relativi investimenti in comunicazione da parte delle imprese. Ecco i risultati più significativi.

L'84% dispone già oggi di un sito o di un portale (in parte interattivi), il 32% fa vendite on line, il 19% acquisti on line, il 17% social networking. Inoltre le previsioni circa il prossimo triennio sono di un incremento forte o fortissimo per il 71% delle aziende intervistate. Una crescita significativa si ipotizza riguarderà i clienti (75%), i fornitori (62%) e genericamente il proprio settore merceologico (65%). In generale, l'intera società italiana evolverà positivamente (abbastanza+molto+moltissimo per il 90% e molto+moltissimo per il 59%), anche per la veloce informatizzazione della pubblica amministrazione (93% da abbastanza a moltissimo e 66% molto+moltissimo).

Le relazioni con la clientela al 2010

Il 95% ipotizza un crescita significativa dell'impatto di Internet sull'informazione ai propri clients (il 76% forte o fortissima); il 67% prevede un impatto da medio in su sul terreno del dialogo ‘a due vie' con i clienti (ma solo il 25% parla di un impatto forte o fortissimo); il 66% fa conto su un incremento dell'acquisto di beni e servizi da parte della propria clientela (la metà su livelli medi e l'altra metà su livelli forti/fortissimi); il 40% è convinto che si attiverà un circolo virtuoso di networking settoriale, con la partecipazione dei clienti o media (26%) oppure alta/altissima (34%).

Gi investimenti in Web communication

Il 32% ne prevede un fortissimo incremento e il 39% un significativo incremento, mentre solo l'11% crede che dipenderà dai casi e solo il 18% prevede una sostanziale stabilità (ma almeno un terzo di questi ultimi sono aziende già ora top nell'informatizzazione a tappeto di tutte le relazioni). La disponibilità di un sito o di un portale arriverà al 95%, con una netta crescita di quelli interattivi; il 32% svilupperà le vendite on line più di oggi, il 21% gli acquisti on line più che nel 2007, il 20% una delle varie forme di social networking sempre in più rispetto ad oggi.

Il ruolo dei New Media

Il 62% ha fatto ricorso alla trasmissione di informazioni on line sia singole sia periodiche (es. newsletter), mentre nel prossimo triennio vi farà ricorso il 90%. L'89% è a conoscenza di chat, blog, forum, communities on line riservati a opinion leaders, decisori, associazioni di consumatori; solo l'11% vi ha fatto ricorso sin qui, mentre il 49% prevede di farlo entro il 2010, con quasi una quintuplicazione. L'85% sa che è possibile monitorare on line tendenze ed orientamenti, ma solo il 48% l'ha sperimentato, contro il 71% che prevede di farlo nei prossimi tre anni.

L'81% sa che si possono attivare chat, blog, forum, communities on line aperti a tutti; solo il 2% si è avventurato in questa strada, ma il 14% lo farà entro la fine del decennio (con una moltiplicazione per sette rispetto ad ora). L'81% conosce l'opportunità di partecipare a chat, blog, forum, communities on line; il 15% vi ha effettivamente partecipato, mentre il 42% lo farà nei prossimi tre anni.

Il 71% è a conoscenza del fatto che è possibile organizzare eventi on line con libero accesso; il 13% li ha organizzati; un più che doppio 32% lo farà entro la fine del decennio. Il 68% conosce la possibilità di organizzare eventi on line con accesso limitato; il 17% li ha organizzati; il 40% lo farà entro il 2010.

Le prospettive delle Web PR

Per il 71% la crescita prevista delle Web PR nel prossimo triennio sarà rilevante (all'interno di questo per il 25% molto rilevante). Fra i principali motivi del crescente ricorso alle relazioni pubbliche on line prevale la necessità di innovare (58%), seguita dall'efficacia delle Web PR (45%), dalla validità del rapporto qualità/prezzo e cioè risultati/costi (47%); un po' meno contano la previsione del crescente ricorso a Internet da parte degli stakeholders (33%), la specifica utilità del Web nel proprio settore (30%), la coerenza con la propria company culture (25%).

La maggioranza assoluta (66% del totale intervistati e oltre il 70% degli indicanti) sostiene che le Web PR saranno affidate a un'agenzia di RP in grado di lavorare sia in modo tradizionale sia tramite le Web PR (anche per un'ottimale integrazione tra strumenti e canali).

Quest'attenzione al web non sorprende visto il grosso impatto dei social network, blog e siti di opinion lider sulle scelte dei consumatori, confermato da recenti ricerche quali quella effettuata a fine 2007 da Hitwise, azienda del gruppo Experian, specializzata nel monitoraggio della comunicazione su internet.

Di conseguenza, sempre più forte e' l'esigenza nelle relazioni pubbliche di figure professionali che conoscono profondamente le dinamiche della comunicazione on line.

fonte Ketchum

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