Il senso di questo intrecciarsi si esplicita nel corso della rappresentazione poiché l’intera vicenda si snoda e si riannoda intorno alla figura carismatica di De Andrè. Sarà la magia del teatro che permetterà al poeta cantautore di dedicare e dedicarsi un pezzo musicale che respira l’emozione di un’epoca che sa di per sempre di “sogno di una cosa”, per esplodere e meravigliosamente condensarsi nell’ eternazione dell’artista, è per questa ragione che il sottotitolo recita
“… e il poeta divenne immortale”.
La vicenda si sviluppa, con una certa libertà cronologica, negli anni che hanno visto la scomparsa di Tenco ed il tragico e geniale fiorire dell’opera di alcuni maestri della canzone d’autore e non solo.
La morte di Tenco, il comportamento dei media nei suoi riguardi e il modello culturale che consuma e mercifica emozioni in forma di prodotto, generano una reazione collettiva che vuole coinvolgere, oltre ai protagonisti della commedia, quali le prostitute di Via del Campo, le eroine oscure che abitano le canzoni de De Andrè, anche il pubblico in sala al fine di realizzare una poesia musicale che celebri ed eterni l’arte ed il suo autore intorno al quale fiorisce il nostro spettacolo: Fabrizio De Andrè.
Ingressi: interi 10,00 euro; ridotto 7,00; soci 5,00
Come si arriva all’Umanitaria: TRAM: 16 (Via Lamarmora/Via della Commenda) 12, 23, 27 (C.so di P.ta Vittoria/Tribunale)
BUS: 60, 73, 84 (C.so di P.ta Vittoria/Tribunale) 94 (Via Sforza/Policlinico o Via Sforza/Via Andreani). MM1 San Babila; MM3 Crocetta.



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