La cifra media investita diminuisce del 25%, ma il budget complessivo aumenta del 7%, grazie anche al contributo di aziende di piccole dimensioni
Marco Narcisi (G.F. Narcisi): "Abbiamo superato i 10.000 euro in donazioni, scelta difficile ma doverosa"
La Confcommercio stima che per la fine del 2014 verrà registrato un leggero aumento nei consumi dello 0,2% rispetto allo scorso anno, percentuale certamente bassa, ma che acquisisce un valore importante se confrontata con -2,5% fatto registrare nel 2013 rispetto all'anno precedente. Lo spettro della crisi sembra non voler abbandonare l'economia italiana, ma nel corso dell'ultimo anno gli imprenditori italiani hanno potuto contare su un aiuto in più.
La mano tesa arriva proprio da chi la crisi la conosce bene da dentro. Secondo l'ultimo rapporto sull'impegno sociale delle aziende in Italia, sono in aumento le imprese che avviano attività di responsabilità sociale di impresa, sebbene il budget da destinare sia diminuito rispetto al passato. Le aziende che decidono di intraprendere questi progetti sono aumentate del 9% rispetto al precedente rapporto, in particolar modo è stato registrato un incremento tra quelle con oltre 80 dipendenti. La cifra media investita è diminuita del 25%, ma il budget complessivo è aumentato del 7%, da 158 mila euro (media 2013) a 169 mila euro (media 2014).
"Il marinaio che rientra in porto dopo aver superato la tempesta sa cosa vuol dire stare là fuori in balìa delle onde e come possa essere prezioso anche il più piccolo aiuto. - Ha commentato Marco Narcisi, titolare di G.F. Narcisi, azienda abruzzese specializzata nella vendita online di prodotti di termoidraulica (www.gfnarcisi.it). - La nostra è un'azienda a conduzione famigliare e sopravvivere in un momento del genere è stato difficile, ma con impegno e sacrificio si può riuscire. Il nostro pensiero, dunque, è andato a chi è ancora in mezzo alla tempesta e non potevamo di certo girare la testa dall’altra parte. Da gennaio 2014 ad oggi abbiamo devoluto oltre 10.000 euro al Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese e all'Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici. Una scelta difficile per un'azienda delle nostre dimensioni, ma per certi versi doverosa, e che oggi ci rende estremamente fieri, dando dimostrazione del fatto che un'impresa non è solo un generatore di risorse economiche, ma un'entità con una responsabilità verso il territorio in cui è collocata".
"Ciò di cui mi rammarico profondamente come imprenditore e cittadino è di non poter fare di più e non poter aiutare come meriterebbero tutti coloro che di persona, sulla nostra pagina Facebook e via email raccontano le loro disperate storie di difficoltà economica e famigliare - prosegue Narcisi. - Un aspetto che tendo a rimarcare spesso è che li assumerei tutti a tempo indeterminato. Ciò che me lo impedisce non è la difficoltà di un eventuale loro licenziamento, ma l'enorme sproporzione tra imposte e redditività, nonché una carenza generale di liquidità e fiducia da parte dei Consumatori che li spinge a ridurre gli acquisti. Questo significa che, purtroppo, la nostra forza lavoro non necessita e non può essere ampliata."
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