Nel suo articolo di stamane su Repubblica ("Non è un paese per scienziati"): la scienziata e senatrice a vita Elena Cattaneo non si è accorta che coloro che contestano la direttiva europea 2010/63/Eu - in particolare noi di STOP VIVISECTION - non chiedono la fine della ricerca medica e tossicologica, ma tutt'altro. Chiedono che si accendano i riflettori e si discuta della ricerca che la senatrice difende: fondata su metodologie arcaiche (la sperimentazione animale), mai convalidata scientificamente (sì, leggete bene: mai nessuno studio scientifico ha potuto convalidarne i presupposti e gli esiti), e da questo punto di vista, quindi, platealmente "tribale":
la scienziata e senatrice a vita Elena Cattaneo non si è accorta che la principale richiesta che l'Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) STOP VIVISECTION ha rivolto alla Commissione Europea, forte di 1.173.131 firme, è che venga indetta una conferenza internazionale dove sostenitori della sperimentazione animale e sostenitori della necessità di voltar pagina, adottando metodi sostitutivi, possano finalmente mettere a confronto - dinanzi agli occhi del pubblico - dati, statistiche, argomenti, prospettive.
La scienziata e senatrice a vita Elena Cattaneo non si è accorta che l'essenza del metodo scientifico non sta nell'avere certezze granitiche e difenderle senza badare a quel che si dice, bensì dubitare, mettere perennemente in discussione ciò che si è imparato e si "sa", come fa qualsiasi vero scienziato, specie quando ci si avventura in un campo così straordinariamente sensibile, decisivo, essenziale, drammatico, come quello della nostra salute, di quella dei nostri figli e del Pianeta su cui viviamo.
La scienziata e senatrice a vita Elena Cattaneo non si è accorta che proprio praticando il dubbio, il vaglio dei risultati, l'analisi dei costi-benefici, eminenti stimati e affermati scienziati, medici e ricercatori di tutto il mondo oggi contestano la predittività dei modelli animali dichiarando che un nuovo paradigma di ricerca medica e tossicologica non solo è necessario: è indispensabile. Non lo fanno perché scopertisi improvvisamente animalisti, né per essersi inopinatamente convertiti all'astrologia: i loro studi, i loro scritti, le loro argomentazioni scientifiche sono alla portata di chiunque. Purché questo chiunque li voglia vedere e studiare, prima di parlarne.
Chi ha sottoscritto la battaglia contro la direttiva europea sulla vivisezione, dando la sua firma all'Iniziativa dei Cittadini Europei STOP VIVISECTION, lo ha fatto affinché sia rimessa in discussione una direttiva fondata su troppe certezze, innumerevoli interessi costituiti, moltissima ipocrisia, pochissima scienza e nessuna trasparenza. La scienziata e senatrice a vita Elena Cattaneo non se ne è accorta. Peccato. Sarà forse per questo, per questa scienza così poco umilmente scientifica, che il disamore per la scienza cresce?
I promotori di STOP VIVISECTION (www.stopvivisection.eu)
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