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lunedì 20 giugno 2016

The Kolors e lo sputo, "Bimbominkiata" agli Mtv / Di Marco Nicoletti

ROMA -  Un ragazzo col ciuffo e il mascara che sputa contro una telecamera e non ritira un premio appena vinto, lasciando il palco tra lo stupore del presentatore e del pubblico presente e a casa. Il leader di una band che, presentando una doppia data a San Siro, chiude la conferenza stampa scrivendo una lettera aperta al proprio manager in cui, in buona sostanza, manda a quel paese i network concorrenti di quello del proprio manager (titolare del principale network radiofonico), e parte della stampa che ha criticato la band.

Stando a questi due episodi, il primo dei quali accaduto ieri sul palco degli Italian MTV Awards, sembrerebbe di essere nel 1977, in piena epoca punk e sembrerebbe che la nostra musica, viva Dio, sia attraversata da un moto di impeto iconoclasta che le manca da tempo, qualcosa che ha a che fare col sacro fuoco del rock, con l’idea di rivoluzione, insomma, con la vita. Niente di tutto questo, tranquilli, la nostra musica leggera continua a essere morta come sempre, le nostre popstar sono dei fantocci messi lì a beneficio di un pubblico in cerca di poche emozioni e più semplicemente Stash Fiodispino dei The Kolors, lo sputatore degli Italian MTV Awards e Kekko dei Modà, l’epistolatore mascherato, si sono lasciati prendere abbondantemente la mano dal proprio egocentrismo, finendo per passare per quel che sono, degli arroganti egoriferiti senza il senso della misura.

Ora, forse è il caso di raccontare cosa è successo ieri sul palco degli MTV Awards presso il Parco delle Cascine di Firenze. I The Kolors hanno vinto l’MTV History Award, un premio che, lo confessiamo, sembra una cosa messa lì appunto per averli sul palco. Sappiamo come funziona, del resto, chi organizza questi eventi deve avere un tot di personaggi. Quelli importanti, di personaggi, non li avrebbero manco li pagassero a peso d’oro, proprio perché, si suppone, di condividere il palco con gente come The Kolors e Benji e Fede non gliene frega niente, e come potrebbe essere altrimenti. Allora, pur di avere almeno i bimbiminkia di fronte alla televisione, ecco che si punta su questi personaggi minori, senza storia e senza repertorio. Per questo il premio dedicato ai The Kolors fa ridere. MTV History Awards.

Francesco Mandelli, il presentatore, ci tiene a far sapere che già cinque anni fa il canale musicale per antonomasia, almeno fino all’arrivo di Youtube, ha passato il primo video del trio napoletano. Evidentemente non basta. Perché la base di Me Minus You, brano che Stash (e gli altri due tipi che lo seguono) deve eseguire parte prima del tempo. Tanto basta a mandare Stash fuori di testa. Sul volgere dell’esibizione guarda in camera e sputa, manco fosse Captain Sensible dei Damned. Finita l’esibizione Stash, seguito dagli altri due tizi, se ne va, lasciando sul palco Mandelli e il premio. Sui social si scatena la caccia alla spiegazione. Molti parlano di uno Stash fuori controllo, qualcuno parla di ubriachezza. I fan di Stash, perché incredibile a dirsi ma esistono anche i fan di Stash, sostengono che Stash, e chi se no, fosse molto arrabbiato perché avrebbe saputo che i voti erano truccati. Insomma, le comiche.

Dopo un po’ arriva un suo post su Facebook, che nel boschetto della sua fantasia dovrebbe essere una spiegazione: “Lo sputo in telecamera non era per la gente che ci sostiene… Era per la gente che cerca di boicottarti senza alcun motivo. Perdonatemi.. sapete come sono fatto!”. Poco dopo verrà rimosso, si suppone da un social media manager un po’ più sveglio del titolare del profilo, e presto sostituito con questo messaggio, decisamente diverso: “A proposito di ciò che è successo questa sera sul palco degli MTV Awards, purtroppo avete conosciuto un lato di me di cui non sono fiero e del quale mi scuso. È chiaro che il mio gesto non era affatto rivolto al pubblico o agli spettatori ma, a volte, quando il lavoro per il quale ti dedichi interamente viene colpito, la rabbia e la delusione che ne derivano sono così forti che ti portano ad avere una reazione di pari portata. Sono molto dispiaciuto per tutti coloro che si sono sentiti offesi dal mio comportamento.” Ora, è evidente che quel che Stash ha detto nel primo messaggio era quello che sentiva, senza mediazioni.
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Stash dei The Kolors, artista che beneficia dell’avere come proprio discografico e editore Lorenzo Suraci, il titolare della principale radio italiana, Rtl 102,5, colui che da oltre un anno beneficia della partnership con la Vodafone, che usa il suo “oh oh oh oh” come jingle di tutti gli spot televisivi nonché come musichetta, di questo si tratta, che accompagna tutte le attese quando si chiama ai vari numeri clienti della compagnia in questione. Ecco, Stash dei The Kolors sostiene di avere gente che li boicotta, e in virtù di questo si sente in diritto e dovere di sputare contro una telecamera e lasciare il suddetto palco senza ritirare il premio. Questo senza che nessuno lo rincorra, lo prenda per un orecchio e lo riporti sul palco per far chiedere scusa a quanti hanno assistito a questo spettacolo indegno. Bene, buono a sapersi. Anche perché già li avevamo visti agli Onstage Tim Awards, e anche agli Wind Music Awards. E li vedremo presto al Coca Cola Summer Festival. Se di boicottaggio si tratta deve essere un boicottaggio molto all’avanguardia, di quelli che non li scopri neanche guardandoli con il microscopio. Perché a occhio nudo i The Kolors di Stash e gli altri due tizi sembrano solo una band pompatissima, a discapito di un motivetto, il “oh oh oh oh” dello spot Vodafone e poco altro. Forse, ma magari mi sbaglio , tanto successo arrivato immotivatamente ha fatto un po’ perdere la brocca al diretto interessato. Un po’ di riscontro con la vita reale potrebbe aiutarlo.
Del resto poche settimane fa Kekko dei Modà, che però “di biada ne ha mangiata parecchia più di Stash” e degli altri tizi dei The Kolors, aveva fatto un gesto non troppo diverso. Intendiamoci, niente sputi e niente atteggiamenti da starlette, ma pur sempre un attacco da prima donna ai titolare di Radio Italia e RDS, a suo avviso colpevoli di non aver abbastanza supportato l’ultimo album della band, Passione maledetta, mettendo nel mucchio anche quella porzione di critici che li sempre accusati la sua band di essere troppo appoggiata da Rtl 102.5 (gruppo di giornalisti dei quali onestamente mi sfugge il nome). In quel caso il suo era stato un moto di orgoglio che, non essendo Kekko penna troppo raffinata, era presto sfociato in “pacconata da bulletto che frequenta i Luna Park”. Cioè, stai presentando una doppia data a San Siro, pensa a goderti il risultato, che risulti più simpatico e anche più modesto. Anche nel suo caso, come nel caso di Stash, sembra che si sia persa un po’ la “trebisonda”, che il successo abbia dato alla testa e che il bel tacere che non è mai stato scritto non sia, appunto, stato scritto.
Quindi, mentre Stash sputava in telecamera e Kekko e i Modà suonavano a San Siro, Benji e Fede, il corrispettivo musicale dei Buchi Neri teorizzati da Stephen Hawiking, vincevano il premio come TIM Best Italian Band, proprio battendo The Kolors e Modà, nonché gli Urban Strangers (se vi state chiedendo chi siano, beh, avete la mia comprensione). Anche loro, nella persona di Benji, ci hanno tenuto a far sapere urbi et orbi la loro opinione riguardo alla ridda di insulti che pioveranno loro addosso sui social, con un messaggio altrettanto agghiacciante. Questo: “Mi dispiace vedere commenti negativi, la verità è che i premi si vincono coi voti, e noi abbiamo un pubblico che ci segue molto giovane e attivo sui social network. Scrivo questo post non in nostra difesa, ma in loro, perché dopo mesi in cui si sono impegnati a votarci ogni giorni in continuazione sul sito, meritano solo di esser ringraziati per aver fatto questo. È grazie a loro se abbiamo vinto questo premio, e la nostra vittoria non toglie importanza alle altre Band candidate per la categoria, che rimangono ugualmente grandi artisti”.
Proprio sul finale del programma un Mandelli imbarazzato dice che il premio per la Miglior Performance degli Italian MTV Awards 2016 va ai The Kolors, che scelgono di non ritirarlo. Sputare paga, sembra. Mandelli decide di regalare il premio a una fan sotto il palco. La fan non gli sputa. In rete, nel mentre, comincia a girare un video, caricato da Paolo Ruffini, che fa vedere come Mandelli medesimo abbia cercato di convincere Stash e i due tizi a risalire sul palco. Dice qualcosa come: “Ti danno un premio e lo rifiuti, ma chi cazzo sei?”. Direi che il senso della serata sta tutto lì. Piccola chiosa. In questo 2016, è noto, tutti i più grandi musicisti che per anni hanno animato il mondo della musica rock e pop se ne stanno andando, uno dopo l’altro. Forse hanno capito qualcosa che noi facciamo finta di non voler capire.

Marco Nicoletti ©

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