Sono attesi in città oltre 200 esperti provenienti da 23 Paesi che per cinque giorni si confronteranno su temi quali l'impatto dei cambiamenti climatici sulla biodiversità, la diffusione di specie invasive e il 'Blue Growth', cioè la crescita economica nel settore marittimo secondo un ottica di sviluppo sostenibile.
In particolare gli scienziati dell'Università di Pisa presenteranno alla comunità i risultati di ricerche decennali sul rischio di collasso delle foreste macroalgali, tra i sistemi marini costeri più rappresentativi del Mediterraneo vero e proprio serbatoio di biodiversità.
L'International Temperate Reef Symposium viene organizzato ogni due o tre anni e in passato è stato ospitato da importanti Università in diversi paesi come Stati Uniti, Sud Africa, Cile e Inghilterra.
"Si tratta di un riconoscimento molto significativo, il risultato di un lungo processo iniziato oltre dieci anni fa, frutto della serietà e della reputazione internazionale degli ecologi marini dell'Ateneo", racconta il professore Lisandro Benedetti-Cecchi del dipartimento di Biologia.
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