
Il riciclo fa bene al clima
di Anna Bruno Ventre
Sull’utilità e importanza del riciclo nessuno ha più dubbi. E infatti, nonostante lo stereotipo che disegna gli italiani come un popolo che se ne frega delle regole e della buona educazione, la fortunata parte di popolazione che è servita dalla raccolta differenziata si da molto da fare per separare i materiali e consentirne il recupero.
Molto meno sappiamo del riciclaggio inteso come sistema industriale e del ruolo che gioca nella nostra economia. Basta un dato: il settore del riciclo è cresciuto in Italia a ritmi ben superiori a quelli dell’industria nel suo insieme. Infatti tra il 2000 e il 2004 l’indice della produzione industriale ha subito una contrazione del 3,8%, mentre l’indice del riciclaggio è cresciuto del 5%.

Questi e (molti) altri dati sono offerti dallo studio realizzato Istituto di Ricerche Ambiente Italia per conto di un gruppo di Consorzi e aziende riuniti nel Gruppo di studio “Recupero e Riciclo” del Kyoto Club.
Ma c’è una vera novità in questo rapporto (“Il riciclo ecoefficiente: potenzialità ambientali, economiche e energetiche”, in uscita a marzo), ed è il ruolo che il sistema del riciclo si sta guadagnando in termini di risparmio energetico e di diminuzione delle emissioni climalteranti. Secondo questo studio, infatti, la riduzione di consumi energetici associata al riciclo è stimabile tra i 14,7 e i 18,2 milioni di tep (tonnellate equivalenti di petrolio). Un valore di assoluto rilievo se confrontato al consumo interno totale di energia (ca. 190 milioni di tep).
E parallelamente il riciclo determina una riduzione delle emissioni climalteranti, sia nei singoli processi che sull’insieme del ciclo di vita dei materiali. Una riduzione che è stimabile tra i 38 e i 59 milioni di tonnellate di CO2 eq.: praticamente un decimo delle emissioni totali generate in Italia (533 milioni di tonnellate).
Dunque, diamoci dentro con le raccolte differenziate. Ma soprattutto non rinunciamo a fare pressioni perché tutte le istituzioni preposte facciano la loro parte nel dare spinta e regole ad un comparto industriale che fa bene al clima.
Articolo tratto da: Punto Sostenibile, la newsletter di Edizioni Ambiente.
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