Il supercalcolatore "CRESCO, "Centro Computazionale di RicErca sui Sistemi Complessi", inaugurato oggi presso il Centro Ricerche ENEA di Portici, è di gran lunga la più importante infrastruttura di calcolo ad alte prestazioni ("HPC- High Performance Computing") del Sud d'Italia, oltre che fra le più importanti del paese.
Il Progetto è stato finanziato dal Ministero dell'Università e della Ricerca per mezzo dei Fondi Strutturali nell'ambito del Programma Operativo Nazionale 2000-2006, per un contributo pari a 6,7 milioni.
Il valore complessivo è di oltre 9 milioni di euro.
Con la realizzazione di CRESCO presso il Centro di Portici si è voluto dare vita a un importante Polo di calcolo multidisciplinare per lo studio dei sistemi complessi di natura biologica e tecnologica, collegato tramite le tecnologie di Griglia computazionale (GRID) con le facilities di elaborazione, archiviazione e visualizzazione 3D di dati degli altri Centri dell'Ente.
In questo modo ricercatori dell'ENEA, del sistema universitario e di altri enti di ricerca, potranno cooperare con esperti e tecnologi del mondo delle imprese per lo sviluppo e la messa a punto di metodologie di simulazione, controllo e visualizzazione.
Le caratteristiche di CRESCO
Il supercalcolatore è in grado di erogare una potenza superiore ai 25 Teraflops, corredata di una nuova classe di funzionalità GRID innovative. Ad esempio modelli climatici che oggi richiedono un anno di elaborazione potranno essere eseguiti un una scala dei tempi di alcune settimane.
Si tratta di un sistema ad alte prestazioni costituito da oltre 2.700 Core di ultima generazione che, sulla base delle misurazioni effettuate in fabbrica prima dell'installazione in sito, si è piazzato al 180° posto nell'ultima edizione della lista "TOP500 Supercomputer Sites".
La lista "TOP 500" elabora semestralmente una classifica i primi 500 siti con la maggior potenza di calcolo installata al mondo. (www.top500.org), utilizzando sistemi standard di valutazione accettati dalla comunità High Performance Computing (HPC). In un contesto nel quale la distribuzione geografica dei siti presenti nella TOP500 vede l'Europa "conquistare" solo un 30% di presenze (il 58 % dei siti sono collocati negli Stati Uniti ed il 12 % si trovano in Asia, principalmente in Giappone), le realtà italiane presenti rappresentano una quota marginale (1,2% del totale).
ENEA è l'unica istituzione di ricerca italiana presente nella TOP500; le altre presenze sono costituite dal CINECA e dall'ENEL.
Le applicazioni scientifiche
Sul piano delle applicazioni e dei contenuti scientifici, il Progetto prende in considerazione tre settori principali il primo è quello delle biotecnologie, della bioinformatica e della struttura della materia; il secondo è quello relativo alle infrastrutture critiche; il terzo riguarda la computer science in senso stretto.
In particolare il progetto si focalizza su:
- Lo studio di oggetti biologici dal punto di vista "sistemico" e lo studio di sistemi naturali (comunità animali e sociali) secondo il paradigma dei sistemi complessi. L'obiettivo è quello di attivare sistematicamente filoni di attività computazionale nel versante biotecnologico. Tale settore sta assumendo un rilievo sempre maggiore come tecnologia di punta, attraverso il quale il paese potrà fare fronte a nuove sfide, sia sul versante della ricerca che su quello industriale
- Lo studio di sistemi tecnologici complessi e delle loro mutue interazioni, e la realizzazione di opportuni strumenti per il modelling, la simulazione e il controllo. Recenti eventi relativi a disfunzioni e malfunzionamenti di reti ed infrastrutture tecnologiche (energia, trasporti, comunicazioni, ecc..), hanno dimostrato la loro criticità e vulnerabilità sul nostro sistema sociale e industriale a causa della loro stretta interdipendenza, causando interruzioni di servizi a catena. La realizzazione di un Centro di simulazione consente uno studio dettagliato del sistema infrastrutturale nel suo complesso, ed in particolare, favorisce l'analisi di quegli aspetti di vulnerabilità indotti dalla presenza delle interdipendenze nonché l'impatto che i diversi malfunzionamenti possono avere e come gli stessi si diffondano attraverso le diverse infrastrutture.
- La realizzazione di soluzioni innovative in tema di architetture di sistemi di calcolo e di GRID computing per le attività di R&S di punta di ENEA che richiedano l'utilizzo di risorse computazionali estremamente importanti.
Più in generale, la facility di calcolo CRESCO è in grado di fornire servizi computazionali avanzati all'insieme dell'utenza ENEA e dei suoi partner pubblici e privati in tutti gli ambiti applicativi nei quali l'Ente è attivo: applicazioni energetiche (combustione, fluidodinamica), codici nucleari e della fusione, modelli climatologici ed ambientali, struttura della materia, modellistica per reti ed infrastrutture critiche, remotizzazione di grandi strumenti, bioinformatica.
La piena messa in servizio dei nuovi strumenti computazionali consentirà di dare rinnovato impulso alle attività di Ricerca e Sviluppo ENEA, e di affrontare tematiche di punta fino ad oggi al di fuori della portata dei ricercatori dell'Ente e dei suoi partner. Allo stesso tempo, è prevedibile che il posizionamento ai vertici dell'HPC nazionale agirà da volano per il lancio di nuovi progetti ed iniziative, tanto nel campo della computer science che nella vasta gamma di tematiche applicative.
Va inoltre segnalata la particolare attenzione che il Ministero dell'Università e Ricerca sta riservando ai Progetti di calcolo ad alte prestazioni e GRID, che sono collocati fra le azioni di punta realizzate nel Meridione d'Italia con i fondi del PON Ricerca, e per le quali vengono prefigurati sviluppi futuri particolarmente promettenti.
Hanno partecipato alla giornata di presentazione: oltre ad uno dei maggiori esperti mondiali del settore, il professore Jack Dongarra, rappresentanti del MUR, autorità locali, numerosi partner pubblici e privati del progetto CRESCO (circa 15 fra Università, Enti di ricerca, partecipate e spin-off ENEA), organismi operanti sul tema delle griglie computazionali in Italia e che stanno perfezionando la costituzione di un organismo nazionale di coordinamento della GRID (Italian Grid Initiative).
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