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martedì 27 maggio 2008

EMERGENZA RIFIUTI A NAPOLI: PARADOSSI

I PARADOSSI DELL'EMERGENZA RIFIUTI A NAPOLI.

Di Raffaele Pirozzi e Giuseppe Biasco


Napoli, 27/05/08. "Paradosso", secondo il dizionario della lingua italiana, significa: assurdo, illogico.

Tutta la vicenda che riguarda i rifiuti in Campania è assurda ed illogica, ma dopo il decreto del Governo Berlusconi, i paradossi sono aumentati.

Il primo riguarda la tassa sulla raccolta dei rifiuti, la famigerata "Tarsu"; che in Campania ha una aliquota tra le più alte d'Italia; secondo il decreto del Governo, se non verrà attuata la raccolta differenziata raggiungendo la percentuale prevista, potrà arrivare ad essere aumentata del 50% .

Il paradosso sta nel fatto che coloro che sono le prime vittime del "disastro spazzatura", che hanno già pagato per anni senza ricevere un servizio, adesso se le amministrazioni comunali non attivano la raccolta differenziata pagheranno ancora di più.

Una bella posizione per un Governo che vuole diminuire le tasse!

Il secondo paradosso riguarda la magistratura, che solo nella nostra Regione dovrà rinunciare al giudice monocratico ed affidarsi ad un collegio di magistrati gestito dal Procuratore Generale della Repubblica per decidere su materie che riguardano le discariche ed il rischio salute per i cittadini. Tutto questo cambiamento di procedura viene fatto per decreto legge sconvolgendo diritti riconosciuti e funzioni di garanzia.

Ancora una volta l'emergenza penalizza i cittadini che si vedono ridotte le proprie prerogative di richiesta di tutela da parte della magistratura in applicazione di leggi vigenti.

Il terzo paradosso riguarda Bassolino e il centro sinistra in Campania, che per tutto il periodo della campagna elettorale è stato oggetto di grandi attacchi politici e personali ed oggi è diventato importante per uscire dalla emergenza.

D'altra parte lo stesso Bassolino parla di leale collaborazione con il Governo.

Un altro paradosso è rappresentato dall'inasprimento delle pene per i reati che riguardano l'opposizione dei cittadini alle discariche, che sono state dichiarate luoghi di interesse nazionale come le caserme.

In questo modo è passato il principio che i cittadini che protestano sono sempre gestiti dalla camorra e sono da reprimere.

Peccato che tra quelli che protestano ci sono molti che hanno votato per il P.d.L. determinando il successo della attuale maggioranza.

Un altro paradosso è rappresentato dal fatto che per mesi si è parlato molto male dei 14 anni di Commissariamento da parte del Governo, per lo smaltimento dei rifiuti, per cui tutti auspicavano un veloce rientro di quelle funzioni, nei poteri ordinari degli enti locali.

Invece, per decreto legge, i poteri locali della Campania sono stati espropriati dai loro compiti di ufficio previsti dalla Costituzione e dalle leggi vigenti, perché il Commissariamento è stato inglobato nelle competenze del Governo, assegnate ad un sottosegretario che risponde direttamente al Presidente del Consiglio. P er un Governo a forte presenza di federalisti è un gran bel risultato.

Infine l'ultimo paradosso: Bertolaso ritorna con pieni poteri dopo essere stato avversato da Pecorario Scanio per la discarica di Serre, che lo convinse alle dimissioni. Perché è un paradosso la scelta del responsabile della Protezione Civile a Sottosegretario per l'emergenza rifiuti? Semplice, perché dimostra che Bertolaso non è un tecnico, ma bensì quello che è sempre stato un politico che entra nel Governo di Centro destra, condividendone le posizioni e l'impostazione operativa.

Ma che cosa è successo, perché tutti gli esponenti politici sono contro i manifestanti di Chiaiano, fino a registrare la posizione di AN che minaccia le espulsioni di coloro che partecipano alle manifestazioni, posizione simile a quella assunta dai diri genti del Partito Democratico?

La risposta è semplice: è stato ripristinato il vecchio accordo stipulato tra Berlusconi e Bassolino nella legislatura 2000 – 2005.

Quell'accordo aveva come perno centrale la costruzione del Termovalorizzatore di Acerra, città in cui era stato eletto da poco un sindaco di Forza Italia. La società che doveva costruire l'impianto era la Impregilo, gestita dai figli di Cesare Romiti, ex amministratore delegato della Fiat, i cui stabilimenti di Pomigliano d'Arco non erano lontani dai terreni in cui si sarebbe costruito l'impianto.

Come commissario fu nominato Bertolaso, che doveva garantire il passaggio tra la gestione delle discariche a quella della termo valorizzazione dei rifiuti epurati dalla raccolta differenziata.

Il Piano presentato nel decreto è lo stesso, aggiornato perché il tempo è passato, i problemi sono aumentati ed occorrono più discariche, più termovalorizzatori, ed occorrono sempre trenta mesi per risolvere la crisi e rientrare nella normalità.

Chissà perchè?

Ecco spiegati i paradossi, poiché in politica ed in economia nulla è completamente assurdo, tutto risponde a necessità e convenienze. Sconfitto il Governo Prodi, usciti di scena Sodano di Rifondazione Comunista e Pecorario Scanio, bisogna ripristinare l'ordine sociale, coloro che sollecitavano da destra e sinistra le legittime difficoltà dei cittadini ad accettare sul proprio territorio milioni di tonnellate di spazzatura, adesso devono rientrare nei ranghi, il problema deve essere risolto ed i cittadini devono rientra re nelle proprie case.

Dobbiamo aspettarci qualche grave disordine ancora, qualche ribellione drammatica, come ne abbiamo visto tante nella storia del sud, ma che purtroppo hanno sempre espresso una rabbia impotente e perdente.

Ma questa storia non è ancora finita. I rifiuti rappresentano il paradigma di una società capitalistica che non riesce più a risolvere i suoi problemi. Ci ritorneremo ancora.


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