UN LIBRO MOLTO INTERESSANTE CHE E' OPPORTUNO LEGGERE PERCHE' SUSCITA INTERESSE E CURIOSITA'.
Di Raffaele Pirozzi
Napoli, 28/05/08. Per Guida Editore è uscito in questi giorni "Del pericolo e della salvezza" titolo del libro di Giuseppe Corona, presidente campano della C.I.A e fine intellettuale.
Attraverso un percorso arduo, dal mito ai presocratici a Platone fino al pensiero moderno e contemporaneo, l'autore prova a venire a capo di quella che gli appare come la malattia spirituale dell'Occidente.
E' come se si fosse aperto un baratro tra la libertà di ricerca, delle scienze naturali e della tecnica, e la dimensione delle relazioni interumane.
E' come se l'individuo non sappia più porsi all'altezza della sua essenza che è, per l'autore, volontà di potenza e libertà.
Prevale invece il senso della vanità delle cose, della labilità dei rapporti, che comporta un abbandonarsi ad una leggerezza spensierata, tutta giocata sugli aspetti ludici e sull'esibizione ostentata di un diritto al piacere sregolato.
Non sembra possibile il duraturo, un investimento su impegni di vita forti e basati su vincoli sacrali. Uno snervamento sfibra l'uomo occidentale impedendogli quell'impegno artistico, etico e politico all'altezza di un governo del pianeta che pure ha conquistato con la potenza tecnica e scientifica.
Questo il tema, questo il "pericolo" col quale l'autore si confronta nel tentativo di individuare, sulla base di una diagnosi delle sue origini e sviluppi, vie di "salvezza".
Per la profondità dell'analisi e la proposta che il libro contiene esso va approfondito per capire le ragioni che l'autore pone.
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