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domenica 11 luglio 2010

RIVELAZIONE:BYRON FU IL MODELLO PER IL FRANKENSTEIN DI MARY SHELLEY

Lord Byron era ''una tigre umana'' pronta a tutto pur di inseguire la sua ''passione diabolica'' per sesso e perversione. E’ quanto rivela un frammento autobiografico, rimasto finora segreto, di Claire Clermont sorellastra di Mary Shelley e amante del piu’ grande poeta ‘romantico’ inglese il quale, sembra suggerire il libro da poco uscito ‘Young Romantics’, sarebbe stato anche il modello ispiratore per il Frankenstein di Mary Shelley.
E non e’ forse un caso che l’uscita del libro della ricercatrice Daisy Hay coincide con la pubblicazione in Italia dell’opera di un altro storico inglese, Tom Holland, ‘Il Vampiro, La Storia segreta di Lord Byron’ che se attraverso lo strumento del romanzo si permette un’ipotesi fantastica, in realta’ traccia anch’esso, fondandosi su nuove ricerche, un ritratto ineditamente ‘mostruoso’ del ‘poeta maledetto’.
Finora sapevamo che Byron era ‘’bad, mad and dangerous to know’’ (malvagio, folle e pericoloso da conoscere) come l’aveva definito un’altra ex amante delusa, Caroline Lamb. Ma Claire Clermont va piu’ in la e da d’ lui e dell’amico Percy Bysse Shelley, l’altro grande ‘romantico’, un giudizio
Tranciante e terribile: ‘’Sotto l’influenza della dottrina e della fede nell’amore libero, ho visto i due primi poeti d’Inghilterra…diventare mostri di menzogne, meschinita’, crudelta’ e tradimento’’. E continua ‘’Sotto l’influenza del libero amore Lord B. divenne una tigre umana, soddisfacendo la sua sete di infliggere dolore a donne indifese’’.
Il frammento della Clermont, nascosto all’interno di un manoscritto custodito alla New York Public Library e di cui si era sinora sottovalutata l’importanza, e’ stato trovato dalla ricercatrice di Cambridge, Daisy Hay che lo pubblica ora nel libro ‘Young Romantics’ sottotitolato ‘le vite intricate della piu’ grande generazione della poesia inglese’’. Il libro cambia radicalmente e definitivamente il modo in cui dobbiamo ormai guardare a Byron e Shelley, e non grazie ad una ‘reinterpretazione’ moderna ma della testimonianza di una donna che aveva conosciuto bene entrambi.
Non va dimenticato che Claire Clermont si trovava a Villa Diodati, sul Lago di Ginevra il 16
Giugno 1816 insieme a Byron, al medico di questi John William Polidori, Shelley e a Mary Wollstonecraft, che poi diventera’ la Signora Shelley. Arrivera’ piu’ tardi Matthew Gregory Lewis autore del romanzo gotico ‘Il Monaco’. E fu in allora che Byron tira fuori dalla biblioteca una raccolta di storie di fantasmi, Phantasmagoria, e propone che tutti ne scrivano una nel piu’ breve
Tempo possibile. Da quella sfida, in mezzo a sedute spiritiche visioni e possessioni, usciranno ‘Il Vampiro’ di Polidori, che ispirera’ il ‘Dracula’ di Stoker, e l’immortale Frankenstein di Mary Shelley. Il modello del ‘Vampiro’ di Polidori era lo stesso Byron, secondo una tradizione maledetta giunta sino ai nostri giorni e alla base del gia’ citato romanzo di Tom Holland. Ma Byron, scopriamo ora dal libro della Hay e dalle rivelazioni della Clermont, fu probabilmente anche il
modello per il Mostro di Mary Shelley.

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